Riporta la questione della nuova gestione della piscina comunale di Vasto al centro dell'attenzione il consigliere di Progetto per Vasto Andrea Bischia. In particolare è la situazione dei soggetti diversamente abili che usufruiscono della struttura ad essere questa volta interessata. Bischia contesta sottolineando che "sono state limitate le fasce orarie e i giorni di frequenza per questi sfortunati ragazzi e, al di fuori di queste, si va incontro al pagamento della lezione". Altra doglianza: "Sono stati accorpati più disabili nella stessa vasca con un unico insegnante, ben sapendo che spesso i rapporti, per ottenere un buon risultato, devono essere 1 a 1 (istruttore-disabile). E pensare che la società attuale gestrice, durante il bando - dice ancora -, pur cercando di accaparrarsi i punti utili per risultare vincitrice, ha presentato una relazione specifica riguardo al servizio che intendeva offrire nei confronti dei disabili". Secondo il consigliere comunale "il progetto presentato ha finalità notevoli, ma mi chiedo come si fa a raggiungere un ottimo livello di feedback con l'utente disabile, cercando, da come si evince dalla relazione, di capire le abilità del soggetto e le sue difficoltà esaminando le cause e la storia del soggetto, cercando poi attraverso questa ricognizione di fare in modo che l'educatore intervenga di conseguenza... Ma come dovrebbe intervenire sul soggetto disagiato, se primo non ha l'abilità per farlo e poi si ritrova contemporaneamente più soggetti in acqua da seguire?" Nel 'mirino' anche l'atteggiamento dell'amministrazione comunale a riguardo della questione. "Rimangono irrisolti - conclude Bischia - i problemi dei lavoratori rimasti fuori (circa 12) a favore di altri più giovani" che avrebbero accettato contratti con minori concessioni rispetto al passato, stessa situazione, sottolinea ancora l'esponente di Progetto per Vasto, per i lavoratori del settore pulizie.