In meno di cinque anni un sogno che è sempre più lanciato verso la realizzazione. Manca ormai poco alla Banca di Vasto Credito Cooperativo per essere definitiva realtà.
Una pagina importante è stata scritta domenica scorsa, 4 dicembre, in occasione della prima assemblea dei soci che al meeting center del Palace Hotel di Vasto Marina ha riunito 710, su un totale di 980, sottoscrittori delle quote del costituendo istituto di credito.
Notevole la soddisfazione dell’avvocato Giorgio Del Borrello, presidente del Comitato promotore dei soci. “Nell’incontro di domenica 4 – sottolinea – abbiamo costituito lo strumento necessario per l’esercizio dell’attività bancaria. Con questo atto abbiamo realizzato la seconda fase di un processo piuttosto lungo ed articolato. Nella prima si è proceduto alla raccolta delle adesioni e delle quote, adesso abbiamo concretizzato la stipula dell’atto costitutivo della società Banca di Vasto Credito Cooperativo. A questo punto c’è una terza e conclusiva fase. Bisogna andare in Banca d’Italia e chiedere e ottenere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività”. Tempi previsti? “Bisogna acquisire tutta una serie di documentazioni sugli amministratori, sui sindaci, sulle schede di sottoscrizione. Stiamo anche valutando la figura del direttore generale di una struttura e credo che dovranno passare almeno altri sei, sette mesi prima che si ottenga l’autorizzazione. Considerando poi i tempi per il reperimento del personale (partiremo con 6 dipendenti) e l’allestimento della sede penso che tra ottobre e novembre del 2012 potremo avere finalmente operativa la nostra Banca. Credo sia anche opportuno non affrettarsi, perché la crisi c’è e si sente ma, al contempo, va sottolineato che in tempi di ‘tempesta economica’ come quelli che stiamo vivendo siano soprattutto le piccole banche a dare un maggiore affidamento”. Con quali prospettive andate avanti in questo percorso? “Il nostro impegno prioritario è quello di realizzare lo slogan della BCC: la mia banca è differente. La mia banca, perché soci e clienti devono considerarla come propria, e differente perché avrà un trattamento particolare, ‘umano’, una banca piccola ma grande allo stesso tempo, senza rivolgersi a prodotti finanziari esasperati, ma a cose concrete, fattibili attraverso la raccolta del risparmio ed un impiego che, va ricordato, prevede l’investimento nel territorio del 95 per cento degli utili e risorse disponibili. Una ricchezza di Vasto che resta a Vasto e per Vasto”. Oltre 900 i sottoscrittori, ve l’aspettavate? “All’inizio abbiamo incontrato qualche difficoltà, poi la risposta è stata confortante. C’è tanta gente ‘comune’, piccoli operatori economici locali, operai, artigiani, impiegati, oltre alla categoria imprenditoriale che ha voluto darci fiducia e con slancio commovente ci ha dato la spinta giusta”.
Come è nata l’idea di questa Banca? “Ne parlai con il professor Cuculo e con il professor Barbieri nel 2006. Lanciai quest’idea. Era il 2006. Poi con alcuni amici Lions che condivisero il progetto, a maggio 2007, abbiamo costituito il Comitato Promotore dei Soci. A differenza di Lanciano, che è partita insieme a noi, siamo riusciti a concretizzare questo obiettivo. Contiamo di realizzare qualcosa di veramente positivo per la città e sono sicuro che la risposta sarà la migliore”. Non si corre il rischio, con questa iniziativa, di scontrarsi con un’altra realtà di credito cooperativo esistente sul territorio? “Non ci poniamo in concorrenza con l’altra BCC che sta a Vasto e che nasce a San Salvo. Semmai andremo ad erodere qualcosa alle altre grandi banche e che hanno riferimenti territoriali distanti dalla nostra realtà”.
I NUMERI DELLA BANCA – Complessivamente sono 980 i sottoscrittori delle quote sociali con un capitale sociale di 3 milioni e 488mila euro versati. L’obiettivo, a breve, è anche un ulteriore aumento del capitale sociale.