"La vittima sono io. Sono stato truffato". E' quanto ha dichiarato alla Guardia di Finanza che gli notificava il nuovo ordine di arresto il notaio Camillo Litterio, 72 anni, originario di Castiglione Messer Marino.
Il professionista, accusato di falsità in certificazioni e tentata truffa ai danni dello Stato, avrebbe affidato ad altri il pagamento delle imposte. I documenti falsificati per evitare il pagamento di 700mila euro non sarebbero stati redatti da lui. Il difensore del professionista, l'avvocato Giovanni Cerella in queste ore è impegnato a trovare le prove che attestano la buona fede del proprio assistito. Il legale però si è trincerato dietro un rigoroso riserbo. Camillo Litterio sarà interrogato martedì dal Gup Anna Rosa Capuozzo.
A notificare il nuovo ordine di custodia cautelare disposto dalla Procura all'ex presidente della Pro Vasto sono stati i finanzieri della Compagnia e della sezione di Polizia Giudiziaria diretti dal capitano Luigi Mennitti. Le fiamme gialle da tre giorni stanno controllando la documentazione acquisita nello studio del professionista. Il notaio , stando alle accuse, chiamato dall'Agenzia delle Entrate per rispondere dei debiti accumulati verso l'erario, avrebbe esibito agli ufficiali del fisco documenti intestati a Pragma Equitalia attestanti l'avvenuto pagamento delle imposte e l'assenza del debito verso l'erario. In realtà si trattava di documenti falsi ottenuti per fotocomposizione, sostiene il capitano Luigi Mennitti. L'ufficiale che ha calcolato un ingiusto profitto pari a 700mila euro ha rimesso nelle mani del Procuratore capo del Tribunale di Vasto, Francesco Prete un voluminoso dossier.
L'indagato non contesta l'accusa ma nega di essere stato l'artefice dell'escamotage. "Sono stato vittima di una truffa colossale", lo hanno sentito mormorare gli investigatori. Non resta che attendere martedì. Se anche al Gup Litterio ripeterà la stessa cosa dovrà indicare i nomi delle persone a cui si è affidato. L'inchiesta della Procura vastese pare destinata ad allargarsi. Solo 20 giorni fa Litterio aveva ottenuto dalla Corte di Cassazione il dissequestro di 250 mila euro. "Stava riacquistando un pò di serenità . Quest'altra batosta lo ha distrutto", commentano alcuni amici del notaio. La notizia del nuovo arresto vista la notorietà dell'indagato ha creato grande scalpore in città . Le fiamme gialle non escludono sviluppi clamorosi già prima di Natale. I finanzieri continuano a spulciare senza sosta tra montagne di documenti. Dalla caserma di via Santa Lucia non trapela alcuna notizia. Il riserbo è d'obbligo. La vicenda è estremamente delicata.