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La zona industriale di Punta Penna tra opportunità, criticità ed ecosostenibilità

Associazioni industriali e sindacali a confronto su realtà e prospettive dell'area del porto

a cura della redazione
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Realtà e prospettive dell'area industriale di Punta Penna al centro di un confronto tra rappresentanti dell'Associazione Industriali della Provincia di Chieti, AssoVasto, Confartigianato e organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Di seguito la nota congiunta diramata dopo l'incontro. Confindustria Chieti, AssoVasto e Confartigianato Chieti insieme alle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno effettuato nei giorni scorsi un confronto interlocutorio sulle persistenti e ricorrenti problematiche che investono la zona industriale di Punta Penna ed hanno condiviso la necessità di ribadire le ragioni dell’esistenza di una area industriale e della sua sopravvivenza attraverso uno sviluppo sostenibile ma che deve svilupparsi sempre più anche verso altre aree industriali del comprensorio. Le Associazioni imprenditoriali e le organizzazioni dei lavoratori presenti ribadiscono la validità della perimetrazione delle aree del costituendo Parco quale punto fermo sui vari interessi e sulle posizioni espresse dal territorio. Le nuove incertezze che derivano dal riaccendersi del forte dibattito nella città di Vasto non devono far perdere quelle occasioni di crescita che, fortunatamente e nonostante la crisi, alcune imprese continuano a proporre. Niente pregiudizi ma l’invito a tutti, Amministrazione comunale in primis, a discutere pacatamente della questione. Le Associazioni e le organizzazioni sindacali intendono salvaguardare un sistema industriale con forte impatto occupazionale in parallelo con la tutela delle aree protette e delle risorse naturali, garantendo una crescita sostenibile. Nessuno chiede o sostiene gli interessi dell’industria a prescindere, vogliamo solo che tutti sappiano quali sono le regole ed ancor dappiù che tutti le rispettino. Per quanto riguarda il Porto di Vasto si sono già effettuate scelte definitive ed investimenti importanti, orientati anche allo sviluppo delle attività industriali, attraverso il nuovo Piano Regolatore e l'ampliamento delle infrastrutture. Il futuro dell’industria del comprensorio, della Provincia ed il futuro del porto sono indissolubilmente legati a pena di una reciproca marginalizzazione. Si ribadisce, con forza ed in modo univoco, il sostegno ad uno sviluppo integrato del territorio che possa contemperare le esigenze di salvaguardia ambientale e di sviluppo turistico insieme alle attività economiche e produttive che danno una fetta importantissima del Pil provinciale. Tutti questi interessi vanno tenuti insieme e nel debito conto e sostenuti nelle sedi istituzionali, locali e regionali, affinché siano salvaguardate le ragioni delle tante imprese che sinora hanno dato al territorio lavoro e ricchezza e di quelle che si apprestano a farlo.
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