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Rapporto immigrazione sul territorio: i dati del dossier 'Migrantes'

In Abruzzo presenti 88mila stranieri regolari, il 6 per cento della popolazione

a cura della redazione
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A cura delle associazioni Caritas e Migrantes è stato presentato ieri mattina, nella sede della Provincia di Chieti, il dossier statistico sull'immigrazione 2011. L'occasione, per uno studio giunto alla 21esima edizione, è stata utile in particolare per fare il punto sul fenomeno dell'immigrazione, ma anche per proporre un momento di approfondimento delle dinamiche migratorie verso l’Italia e l’Europa, in un periodo di generale difficoltà economica e di importanti svolte politiche nei paesi a Sud del Mediterraneo. Oltre a questo anche la possibilità di raccontare alcune esperienze e sfaccettature del variegato mondo dell'immigrazione sul territorio. Per l'arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, presente all'incontro, l'immigrazione nel nostro paese va vista necessariamente come una risorsa. Dal dossier si evince che sono 88mila gli immigrati regolari presenti in Abruzzo, il 6 per cento del totale della popolazione. Il 19,9 per cento di essi non ha ancora raggiunto la maggiore età, il 47,2 per cento ha un'età che varia tra i 18 e i 39 anni, il 30 per cento appartiene alla fascia i 40-64 anni, ed il 2,9 per cento è formato da ultrasessantenni. La popolazione immigrata in Abruzzo conferma di dare un contributo importante all'aumento delle nascite, visto che le donne straniere mettono al mondo circa il doppio dei figli rispetto alle italiane, la cui media è ferma a un solo figlio. La provincia che accoglie più stranieri è quella di Teramo, seguono poi L'Aquila, Chieti e Pescara. Gli stranieri presenti in Abruzzo hanno origini prevalentemente centro-orientali, europee e balcaniche. La nazionalità maggiormente rappresentata è la romena (22.385 residenti), seguono quella albanese (13.735), marocchina (5.786) e macedone (5.227). A seguire ancora cinesi, ucraini, polacchi, kosovari, bulgari e senegalesi. Il dossier ha anche messo in luce il contributo che gli stranieri danno all'economia regionale. Incrociando dati Istat con quelli Inail, viene fuori che nella nostra regione quattro immigrati su cinque hanno un'occupazione regolare ed in sei casi su dieci lavorano per microimprese. Il 45,6 per cento sono impiegati nel settore dei servizi, il 42,6 per cento in quello dell'industria, poco più del 10 per cento nel settore primario. Ci sono anche 4.306 titolari di imprese (di cui il 23,2 per cento è femminile).
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