Rispetto al 2010, la percezione della sicurezza dei cittadini vastesi è calata sensibilmente; questa l'evidenza principale presentata ieri pomeriggio al 3° Convegno sulla sicurezza da Christian Lalla, amministratore di 'Spindoctoring', che ha portato all'attenzione di una folta e qualificata platea i risultati del sondaggio per il 2011.
L'evento, organizzato dal Comitato cittadino per la Sicurezza e la Legalità e patrocinato dal Comune di Vasto, dall'Ordine degli Avvocati, dal Rotary Club Vasto e dalla BBC Valle del Trigno, è stato moderato dall'avvocato Giampaolo Di Marco del Foro di Vasto e ha registrato la presenza e gli interventi del sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, del Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco, del presidente del Tribunale di Vasto, Antonio Sabusco, del senatore Giacomo Caliendo, già sottosegretario alla Giustizia e dell'onorevole Lanfranco Tenaglia, responsabile nazionale giustizia per il Partito Democratico.
Dopo il saluto del Sindaco e un breve quadro del Prefetto sulla situazione locale della sicurezza, i dati di 'Spindoctoring'. “Il 74% degli intervistati (un campione di 500 persone intervistate tra settembre e ottobre, ndr.) - ha spiegato Lalla - ritiene che Vasto sia una città abbastanza sicura, ma scompare quell'8% del 2010 che la riteneva molto sicura. Inoltre, aumentano dal 3% al 10% coloro che dichiarano di considerare Vasto una città per nulla sicura”. In cima alle preoccupazioni dei vastesi sembra esserci la “piccola” delinquenza che va dalle risse allo spaccio, soprattutto legata al contesto dell'immigrazione. “Dall'altro lato - ha sottolineato lo Chief Executive Office di 'Spindoctoring' – registriamo anche un certo vento di antipolitica nei dati sulla mancanza di fiducia nelle istituzioni politiche, mentre magistratura e forze dell'ordine sono percepite molto più vicine ai cittadini”.
Nell'indagine di quest'anno entra quasi d'obbligo l'ipotesi di soppressione del Tribunale di Vasto: “Secondo il 56% degli intervistati – ha infatti concluso il dottor Lalla – l'eventuale soppressione del Tribunale renderebbe meno sicura la città, anche se c'è da considerare una grossa fetta (il 42%) che non sa rispondere a questa domanda”. Al termine della presentazione dei dati, il dibattito che ha coinvolto il senatore Caliendo e l'onorevole Tenaglia. “Non sono solo le istituzioni che devono dare il senso della sicurezza, - ha dichiarato il senatore Caliendo – ma tutti noi dovremmo contribuire a realizzare la legalità nel nostro quotidiano”. L'onorevole Tenaglia ha poi sottolineato l'importanza del momento politico attuale: “La svolta che stiamo vivendo non sia un'occasione mancata, ma sia di stimolo ad abbandonare i personalismi e a rimettere al centro l'interesse e la coesione nazionale. Se ciò avverrà saremo tutti più liberi, più ricchi e più sereni nell'aver creato per i nostri giovani una società che dona loro le stesse possibilità che abbiamo avuto noi”.