Al via oggi, in Tribunale a Vasto, il processo – tentato omicidio è il capo di imputazione – che vede coinvolto il 42enne disoccupato vastese Alessandro Iarocci.
I fatti si riferiscono all’episodio avvenuto la sera del 28 aprile a Vasto Marina, in un bar di località San Tommaso. Dinanzi all’ingresso del locale, Iarocci puntò la pistola ed esplose cinque colpi verso Graziano Scutti, 42 anni pure lui, operatore della piccola pesca del posto. Quest’ultimo fu ferito gravemente, ma – dalla tempra forte – si riprese in poche settimane seppur con conseguenze serie alla gola ed alla voce. In quei concitati momenti fu ferito, non gravemente, anche il fratello di Scutti. Iarocci venne arrestato poco dopo il fatto di sangue dalla Polizia, che lo rintracciò nei pressi della sua abitazione al centro della località rivierasca.
Il 15 ottobre scorso, a distanza di quasi 6 mesi di custodia in carcere, nella casa circondariale di Torre Sinello di Vasto, era stato posto ai domiciliari in considerazione di alcuni problemi di salute. Pochi giorno dopo, però, per lui, un nuovo aggravamento della misura cautelare per la violazione di alcuni obblighi, con conseguente nuovo trasferimento in un istituto di pena, il ‘Regina Coeli’ di Roma per via delle sue precarie condizioni, struttura nella quale è presente un attrezzato servizio sanitario interno al penitenziario. I legali di Iarocci, gli avvocati Massimiliano Baccalà e Fiorenzo Cieri del Foro di Vasto, hanno ottenuto il rito abbreviato per il loro assistito.