Sollecitazione di una verifica sul piano politico-programmatico e posizioni in contrasto tra i vari partner della coalizione di centrosinistra: non è una situazione nuova quella che si registra per la maggioranza che dal 2006 amministra Vasto. Era accaduto già nel 2008 (allora era stata l'Italia dei Valori a richiedere una verifica politica), in precedenza qualche 'malumore' lo aveva espresso Rifondazione Comunista, poi vanno considerati i cambiamenti della Giunta registrati da Lapenna in corso d'opera per arrivare, nel febbraio scorso, alle iniziali dimissioni del sindaco, poi ritirate, per la questione delle primarie nel Partito Democratico in vista della scelta del candidato per palazzo di città alle elezioni comunali 2011. Oggi questa nuova 'turbolenza', stavolta sottoscritta da ben tre dei partiti, rappresentati in Consiglio comunale, che compongono (su un totale di 5) la maggioranza di centrosinistra a Vasto. Con la nota diramata ieri pomeriggio Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra ribadiscono i loro dubbi e la loro contrarietà alla realizzazione della centrale a biomasse nell'area industriale di Punta Penna, anticipando altri interventi d'impatto previsti in futuro nella zona, e - alla luce del 'no' al ricorso al Tar della Giunta con le posizioni in tal senso espresse in particolare da Partito Democratico e Giustizia Sociale - chiedono una verifica completa nell'ambito della maggioranza, anche in vista delle successive scelte programmatiche. Soffiano venti di crisi, insomma, e c'è pure chi prefigura, qualora Lapenna e i partiti di maggioranza non riuscissero a ritrovare un'intesa, un cambio di coalizione e relativo esecutivo con alcune forze politiche, quelle centriste in modo particolare, che potrebbero essere pronte a cambiare decisamente lo scenario politico-amministrativo cittadino.