Otto gli imprenditori dell'area vastese denunciati all'autorità giudiziaria con l'accusa di bancarotta fraudolenta.
Le contestazioni sono relative ad un numero di cinque aziende risultate fallite, aziende operanti in svariati settori (edilizia, commercio di frutta, carni ed anche articoli di abbigliamento). Denunce scaturite dopo una serie di indagini compiute dalla locale Compagnia della Guardia di Finanza, con il coordinamento del capitano Luigi Mennitti.
In danno dei creditori gli imprenditori nel tempo hanno sottratto, con un passivo di 2.685.165 euro, denaro e crediti per complessivi 1.269.751 euro, automezzi ed attrezzature per il valore di 96.441 euro e merci per un totale di 502.208 euro, oltre ad appropriarsi di contributi trattenuti ai dipendenti e non versati agli enti previdenziali per 264.484 euro complessivi. Si tratta, specificano i vertici delle Fiamme Gialle vastesi, di un ulteriore sviluppo del filone d'indagine portato avanti dalla Guardia di Finanza su mandato della locale Procura della Repubblica per "contrastare il fenomeno dei fallimenti fraudolenti posti in essere per danneggiare i creditori che non vedono soddisfatti i loro crediti nemmeno in minima parte".
"In due anni di attività - si legge nella nota della Compagnia di Vasto della Guardia di Finanza - in totale 14 aziende fallite oggetto di indagini, con un passivo globale di 10.084.103 euro, sono stati denunciati 24 imprenditori che hanno sottratto all’attivo delle procedure concorsuali totali 6.953.016 di denaro e/o crediti, 753.662 di beni strumentali, 1.104.368 quali merci ed infine si sono appropriati di 264.484 di contributi trattenuti ai dipendenti e mai versati agli enti previdenziali".
Per chi denunciato, in caso di condanna, la pena prevista varia da 3 a 10 anni di reclusione, in aggiunta dell’inabilitazione decennale all’esercizio di un’impresa commerciale ed all’esercizio di uffici direttivi presso qualsiasi impresa.