Ogni famiglia butterebbe 450 euro di alimenti. Questo almeno stando a una recente indagine condotta dall'Associazione nazionale per la difesa e l'orientamento dei consumatori.
Se da un lato, complice la crisi economica, si limita lo spreco nell'acquisto del cibo, dall'altro lato, però, aumentano le iniziative di marketing tese a recuperare e ridistribuire i prodotti in eccesso.
Ovviamente non si spreca solo in Abruzzo. In Italia, per la Coldiretti, finisce nella spazzatura il 30% del cibo, mentre, più in generale, il mondo sviluppato butta un terzo degli alimenti prodotti.
Gli abruzzesi sprecano per lo più prodotti freschi, come latte e derivati, uova e carne, ma anche pane, frutta e verdura. Si spreca tutto l'anno e ancor di più per le festività : 39 euro a Natale e 34 a Pasqua. Nella maggior parte dei casi (35%) lo sperpero è dovuto ad un eccesso di acquisto, ma anche a prodotti scaduti o andati a male (22%).