Sulla questione del nuovo ospedale, ed in particolare sulla sua futura localizzazione, è tornato vivo il dibattito in città . Dopo l'intervento di Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale, che è tornato a ribadire la propria contrarietà all'ubicazione di Colle Pizzuto da registrare la nota di Claudio Zimarino e Antonino Spinnato, del ''Movimento Pulito per Vasto'', che di seguito pubblichiamo: ''Nelle ultime settimane si sta registrando una vera e propria escalation di pressioni affinchè si proceda alla cessione dei terreni comunali in località Colle Pizzuto alla Asl al fine di avviare il finanziamento della costruzione del nuovo ospedale, sembra quasi che la 'spesa' sia diventata la 'magnifica ossessione'. E' degno di nota inoltre il maldestro tentativo di far apparire la scelta di questa località per il nuovo ospedale come una scelta obbligata, senza la quale Vasto perderebbe il nuovo ospedale o passerebbe in seconda fila rispetto ad altri centri della Regione. Non ci convince assolutamente il fatto che la concessione dei finanziamenti sia legata ad una determinata localizzazione dell'ospedale, la localizzazione è una scelta che compete al Comune e basta una semplice delibera del Consiglio Comunale per approvare una variante che permetta la costruzione del nuovo ospedale in altra località (come è avvenuto negli ultimi anni per altre opere anche non pubbliche), non occorre quindi, almeno per questo scopo, rivedere da cima a fondo il Piano Regolatore. Entrando nel merito della questione esprimiamo la nostra contrarietà alla collocazione dell'ospedale a Colle Pizzuto in primo luogo per l'elevato dissesto idrogeologico dell'area; basti pensare, solo per esempio, alla frana del Febbraio 2005 che danneggiò l'acquedotto o alla petizione (nello stesso anno) degli abitanti di Colle Pizzuto per protestare contro le ricorrenti frane lungo la strada rionale o ancora alle dichiarazioni degli abitanti di Villaggio SIV: ''avremo acqua fino alla prossima frana''. Riteniamo che il dissesto sarebbe certamente aggravato da un'opera imponente come un ospedale e comporterebbe sicuramente una considerevole lievitazione dei costi di costruzione, quindi se qualche investimento va fatto a Colle Pizzuto, questo deve essere in opere di risanamento del territorio. Non dimentichiamo poi l'assenza di servizi ed infrastrutture in zona, chi se ne occuperà , visto che ancora oggi alcuni quartieri di Vasto di recente urbanizzazione ne sono sprovvisti? Sarebbe invece auspicabile che il nuovo ospedale sorgesse nella zona a Nord del centro abitato, in quanto pianeggiante, maggiormente provvista di servizi, infrastrutture, collegamenti viari affidabili, anche se purtroppo più distante da San Salvo. Ci sorprende constatare come, su questo spinoso argomento, c'è stato nell'ultimo anno e mezzo un vero e proprio rovesciamento della posizione del centro-sinistra vastese, un esempio clamoroso è costituito dalla ''giravolta'' del vice sindaco Nicola Del Prete, che affermava: ''La Margherita è stata sempre contraria al sito di Colle Pizzuto, da anni ripetiamo che va potenziato l'ospedale esistente'' (dichiarazioni rilasciate sul Centro del 28/12/2004), ora lo stesso esponente politico è fra i più fervidi sostenitori del nuovo ospedale di San Salvo (pardon di Vasto) a Colle Pizzuto. Come mai le posizioni politiche dei partiti cambiano a seconda dell'inquadramento degli uomini nelle posizioni di potere? Riteniamo che, data l'importanza della posta in gioco e dei sacrifici economici da sostenere (chiaramente da parte di tutti i cittadini), così come previsto dallo Statuto Comunale ed in onore dei principi di partecipazione democratica di cui il Centro-Sinistra si fa portavoce, sarebbe quanto mai augurabile che sulla questione intervenisse un referendum consultivo dei cittadini, anche considerando che qualche anno fa furono raccolte settemila firme contro la localizzazione del nuovo ospedale a Colle Pizzuto''.