"A seguito di una interrogazione presentata dal sottoscritto in consiglio comunale dove si chiedeva la ricomposizione del C.d.A. dell’Istituzione dei Servizi sociali, e la risposta del Sindaco che provvedeva ad inviare una lettera ai capigruppo dei partiti, dove attraverso la stessa si chiedeva di esprimere un nominativo in rappresentanza delle espressioni politiche rappresentate in consiglio comunale, devo constatare che a tutt’oggi non è stato nominato alcun C.d.A., nonostante la tempestività con cui le forze di opposizione hanno presentato i nominativi e ben sapendo che non essendo più in carica il vecchio consiglio di Amministrazione, l’Istituzione dei servizi sociali risulta ingessata, paralizzata, ferma, non potendo avviare i progetti approvati attraverso il Piano di Zona 2011-2013 qualche mese fa in consiglio comunale".
E' così che il consigliere comunale di Progetto per Vasto, Andra Bischia, ha commentato le 'lentezze' nella definizione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell'istituzione dei servizi sociali al Comune di Vasto.
"Poiché il nuovo regolamento prevede che la sua composizione sia di tre elementi e non più di sette (2 della maggioranza e 1 della minoranza) - ha affermato Bischia - chiedo al Sindaco perché questo lassismo che trà l’altro dimostra una scarsa sensibilità ai problemi dei più deboli e delle categorie svantaggiate? Perché non si riesce a dare seguito in tempi non brevi ma brevissimi alla nomina del nuovo C.d.A.?
Possibile che ci si accapiglia su tutto e questa maggioranza non riesce a trovare la quadra neanche di fronte a difficoltà di natura sociale? Al fine di dare seguito ai servizi aggiuntivi di assistenza domiciliare, di integrazione dei disabili e supporto alle donne che vivono uno stato di disagio - ha continuato il consigliere comunale di opposizione - chiedo al Sindaco e a tutta la maggioranza di risolvere la problematica, e che ulteriori ritardi renderebbero ancora più instabile l’attività degli stessi operatori a qualsivoglia titolo coinvolti.
A titolo di chiarezza voglio ricordare che il sottoscritto si è dimesso ad aprile di quest’anno dall’incarico in qualità di Presidente dell’Istituzione dei servizi sociali, proprio in prossimità delle elezioni amministrative di Maggio, ed ecco perché in virtù dello scioglimento del vecchio CdA, che risulta vacante, e della difficoltà oggettiva, dell’Istituzione, di andare avanti con i progetti a favore dei più deboli, ho chiesto anche attraverso una interrogazione di dare seguito, alla nuova composizione del C.d.A..
Quindi - ha concluso Bischia - si deduce da questo che il Sindaco non deve rimuovere nessuno da questo incarico, ma semplicemente nominare i 3 componenti il nuovo C.d.A., di cui 2 espressione della maggioranza e 1 espressione della minoranza".