"Dichiarazioni del Ministro della Salute piene di condizionali e belle speranze, siamo ancora alla fase propositiva di riforme per il reperimento dei fondi, auspici per il project financing e auguri per forme di defiscalizzazione. Quanto ancora dovremo aspettare per passare dall’augurio al progetto, dalla chimera alla realtà?"
In una nota è l'associazione 'Vasto Viva' ad esprimersi sulla questione dei nuovi ospedali previsti in Abruzzo (cinque in tutto, compreso quello di Vasto assieme a Sulmona, Avezzano, Lanciano e Giulianova), per la realizzazione dei quali, anche con le ultime disposizioni nazionali contenute nella Finanziaria, tornano ad essere in 'bilico' le certezze.
L'associazione vastese, della quale fanno parte esponenti riconducibili all'area del Partito Democratico e del centrosinistra, tra i quali Angelo Bucciarelli, Raimondo Pascale ed il consigliere comunale e medico Maria Amato, fa riferimento al recente convegno tenutosi a Chieti sul tema “Sanità: dal piano di rientro al piano di sviluppo” e relative aspettativa. Ma "dopo tutto lo spazio che i media hanno dato ai grandi risultati del commissariamento della sanità abruzzese, ci aspettavamo la pubblica e inequivocabile comunicazione che i 5 nuovi ospedali in programma per l’Abruzzo si faranno, che si dicesse che i fondi ci sono e con che procedure saranno disponibili, che si possa concretamente e in tempi certi avviare la fase progettuale...". E invece nulla di tutto questo.
A creare preoccupazione anche il comportamento del commissario ad acta, "subito pronto al sacrificio per il bene del Paese, buttando alle ortiche un percorso costruito faticosamente con anni di trattative tra i governi regionali e nazionali. E’ evidente dalle parole del ministro Fazio - si legge ancora nella nota di 'Vasto Viva' - il rischio concreto di un rinvio sine die del finanziamento e abbiamo la sgradevole sensazione di avere perso inutilmente altri anni per andare dietro la iniziativa dei 5 nuovi ospedali. Diteci pure che siamo provinciali, ma a noi ne bastava uno solo, il nostro, il cui iter era giunto a conclusione. Un grande rammarico il nostro che dovrebbe interessare anche i consiglieri regionali di questo territorio che per compiacere le ambizioni di Venturoni e Chiodi su Giulianova si sono lasciati sfuggire l’opportunità di portare a casa il risultato già da tre anni. La medicina basata sull’evidenza non può prescindere da una moderna struttura degli ospedali e da tecnologie avanzate e nessuna riorganizzazione di quello che resta del personale, da sola, in strutture anacronistiche sarà sufficiente a rispondere ai bisogni di salute della gente. Vasto è in regola con terreno, documenti e buone intenzioni. Basta rassicurazioni, se è vero che i conti sono a posto, se sono veri i risultati sbandierati ai quattro venti allora è il tempo dei fatti: oggi e non un domani indefinito".