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Su Emodinamica e Centro Trasfusionale medici e utenti chiedono chiarezza a Zavattaro

Quali prospettive per l'ospedale 'San Pio da Pietrelcina'?

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Su Sala Emodinamica e Centro Trasfusionale chiedono chiarezza e certezze medici, utenti e rappresentanti politici locali al direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Francesco Zavattaro. La prevista attivazione di un importante servizio sanitario ed i rischi sul ridimensionamento del settore Ematologia all’ospedale ‘San Pio da Pietrelcina’ al centro dell’attenzione. Martedì mattina il manager della Asl ha incontrato il sindaco Luciano Lapenna, ma nel pomeriggio non ha preso parte all’incontro con i soci della locale sezione dell’Avis e diversi pazienti organizzato nella sala consiliare ‘Giuseppe Vennitti’ di palazzo di città. A Lapenna, presenti al faccia a faccia mattutino anche il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte, il consigliere comunale e medico al ‘San Pio’ Maria Amato, il presidente provinciale dell’Avis Sergio Di Tizio ed il primario del Centro Trasfusionale Pasquale Colamartino, Zavattaro è stato incalzato sul ventilato taglio dell’unità complessa vastese ematologica per destinare ulteriori risorse all’area di Chieti. “Zavattaro è rimasto nel vago – commenta il presidente Forte -. Non ha voluto dare assicurazioni, riservandosi di rivedere la decisione assunta. Non sono più sopportabili ulteriori penalizzazioni per un territorio come il nostro che ha già pagato, e non poco, in termini di impoverimento dell’offerta sanitaria per effetto delle decisioni del presidente della Regione Chiodi e del commissario alla Sanità Baraldi. Una cosa, però, Zavattaro l’ha detta: la Sala Emodinamica si farà all’ospedale di Vasto e confidiamo che non venga smentito”. Notizie comunicate, nel pomeriggio, ai circa 150 cittadini che hanno partecipato all’assemblea svolta nella sala consiliare alla quale hanno partecipato anche 4 consiglieri regionali del Vastese (Giuseppe Tagliente, Antonio Prospero, Nicola Argirò e Antonio Menna), 6 consiglieri provinciali (Tonino Marcello, Giuseppe Forte, Vincenzo Sputore, Etelwardo Sigismondi, Camillo D’Amico e Giovanni Mariotti) diversi sindaci del territorio e operatori del mondo sanitario. La relazione introduttiva è stata affidata a Maria Amato. Il presidente provinciale dell’Avis Di Tizio e Colamartino hanno rivendicato la qualità del servizio donazioni a Vasto dove opera una équipe professionalmente preparata e scrupolosa con un numero di donazioni elevato (8.955 nel 2010, secondo posto alle spalle solo della Asl di Pescara e previsione di 9.300 per questo 2011). Critico Mario Della Porta, consigliere comunale di Vasto Giovani: "Al cospetto di questi dati il ridimensionamento di questo servizio mi sembra una decisione assurda. I capoluoghi di Chieti e Pescara, distanti pochi chilometri, assorbono tutte le risorse e in altre città, periferiche, vengono chiusi i reparti e diminuiti i servizi e questo non è accettabile”.
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