Approda giovedì all'attenzione del Consiglio comunale la questione della progettata realizzazione di una centrale a biomasse a Punta Penna.
Intanto prende forma il Comitato cittadino contro le biomasse, formato da movimenti, cittadini e associazioni contrari all'insediamento.
In vista della riunione dell'assise civica diffuso il seguente volantino.
CENTRALI A BIOMASSE: IL GRANDE IMBROGLIO
I CITTADINI VASTESI DEVONO SAPERE che è stato approvato il progetto per la realizzazione di una centrale per la produzione di energia elettrica della potenza di 4 Megawatt alimentato ad oli vegetali come l’olio di palma la cui coltivazione è oggi la prima causa di taglio di foreste tropicali.
Tale insediamento è classificato “industria insalubre di prima classe” e dovrebbe sorgere nella zona di protezione esterna della Riserva e in prossimità del Parco nazionale della Costa Teatina.
Un impianto come questo è remunerativo solo grazie agli incentivi statali pari a circa 2 milioni 800mila euro annui. Titolare del progetto è la Eratec Engineering AG di Lyss (cantone di Berna), un’azienda che si presenta su internet come specialista, tra l’altro, in investimenti su impianti di gestione dei rifiuti. Queste le dimensioni e le caratteristiche di un affare per pochi.
Il Consiglio Comunale di Vasto ha già approvato all’unanimità due distinte delibere: nella prima (19 ottobre 2010) il Consiglio Comunale delegava la Commissione Assetto del Territorio a seguire tutti gli sviluppi ed a riferire al Consiglio stesso; nella seconda (del 4 novembre 2010) il Consiglio Comunale esprimendo contrarietà all'insediamento, richiedeva alla Regione la Valutazione d'Impatto Sanitario e la Valutazione d'Incidenza; alla Provincia la modifica in senso restrittivo del Piano Territoriale Attività Produttive; al Consorzio Industriale, la modifica del PRT.
Nonostante le due delibere di Consiglio, in sede di Conferenza dei Servizi del 31 marzo 2011, il Sindaco nella sua qualità di massima autorità sanitaria locale, ha sorprendentemente espresso parere favorevole all’insediamento della centrale, anche in mancanza della Valutazione d'Impatto Sanitario che egli stesso aveva richiesto.
Chiediamo al Sindaco di dar seguito alle decisioni del Consiglio Comunale attivando subito un ricorso al Tar.
PERCHÉ NON VOGLIAMO LA CENTRALE A BIOMASSE A PUNTA PENNA:
1. Non comporta benefici per il territorio, né occupazione
2. Impegna ingenti somme di denaro pubblico per il profitto di pochi
3. Svaluta i terreni circostanti
4. Somma i suoi effetti inquinanti a quelli delle altre industrie insalubri presenti a Punta Penna
5. Deturpa il paesaggio (4 camini da 10 m di altezza)
6. Non utilizza materiale vegetale prodotto localmente, di filiera corta
7. Confligge con gli obbiettivi del Parco Nazionale della Costa Teatina e della Riserva di Punta Aderci
... e tanto per NON stare tranquilli È BENE CHE SI SAPPIA che è in fase di autorizzazione un altro impianto a biomasse da 17 MEGAWATT sempre a Punta Penna!!!
Giovedì 27 ottobre il Consiglio Comunale si occuperà di questo argomento.
Un invito alla massima partecipazione dei cittadini arriva anche dalla Confederazione Cobas che manifesta la propria contrarietà al progetto invitando l'assise civica a ribadire il 'no' come già avvenuto in altre precedenti occasioni e a chiedere un chiaro pronunciamento da parte della maggioranza che amministra la città.