Costernazione in città per la notizia della morte, avvenuta ad Orlando (Florida), del dott. Franz Ritucci Chinni, figlio del mai dimenticato sindaco di Vasto degli anni '50, don Florindo Ritucci Chinni.
Ecco cosa hanno scritto di questo figlio di Vasto che ha vissuto la sua vita con lo struggente ricordo della sua città natale. Figlio di don Florindo, dopo la laurea in Medicina conseguita in Italia e la specializzazione in Ostetricia e Ginecologia a Genova si trasferisce in America dove consegue, nel "New York Policlinic Medical School et Hospital", il diploma di Anestesiologia. Al culmine di una prestigiosa carriera diviene direttore generale del servizio sanitario della "Hanover Trust Company". Membro di prestigiose associazioni e istituti (Georgia Institute of Tecnology, Albert Einstein College of Medicine, New York Academy of Science, World Medicai Association) è ancora sulla breccia e si dedica a ricerche in campo medico - biologico. Nonostante il successo professionale nel suo animo permane la nostalgia di Vasto dove torna con grande piacere appena può per ritrovare gli amici d'infanzia e rivivere la struggente atmosfera della vecchia casa paterna, dove ha vissuto gli anni dell'adolescenza e della giovinezza.
Nel genoma della sua famiglia c'è il germe dell'arte. Il padre, Avv. Florindo Ritucci Chinni, oltre ad essere stato sindaco di Vasto per molti anni, nel dopoguerra ultimo, è stato un pittore geniale, un musicista e compositore di grande valenza, storico delle cose patrie, di cui lascia un ricco patrimonio tutto ancora da esplorare. Il figlio è stato medico, trasferitosi a New York dove ha esercitato la sua professione, studioso della scienza e cultore della medicina applicata con le più avanzate tecnologie moderne, con particolare riferimento alla prevenzione e cura delle neoplasie. Vasto gli ha assegnato il "Trofeo Golfo d'Oro" per la Medicina, e l'associazione culturale San Michele Arcangelo il Premio "San Michele".
Franz Ritucci Chinni è stato anche un artista, scultore di grande e suggestiva ispirazione, pittore sensibile. I suoi modelli sono stati improntati, in prevalenza, al "femminile", frutto di una espressione formale scaturita dai ricordi impressi nella mente e tradotti, ossia "scolpiti" nella materia inerte, ma fatti "rivivere" grazie ad una tecnica tutta particolare. Dalla lavorazione dell'alluminio e la saldatura appresa da un artigiano d'America per ricavare silhouettes muliebri di rara bellezza estetica, alla manipolazione di impasti che lavorati in miscugli e tradotti in forme umane, assumono una granitica consistenza nota come "Marmo del Vaticano".
Un rito di suffragio sarà celebrato a Vasto, nella chiesa di San Pietro in Sant'Antonio mercoledì prossimo 17 agosto.
GALLERIA FOTOGRAFICA di MASSIMO MOLINO