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Picchia e perseguita la sua ex: nuovo caso di 'stalking' nel Vastese

Denunciato un 49enne

a cura della redazione
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Violenza tra le mura di casa: un nuovo caso si registra nel Vastese ed a ricostruirlo è il dirigente del Commissariato di Polizia, il vice questore Cesare Ciammaichella. Una denuncia è stata formalizzata dalle forze di pubblica sicurezza nei confronti di un 48enne vastese resosi protagonista, in più episodi e circostanze ripetute nel tempo, di violenza domestica nei confronti dell'ormai ex convivente. La donna, una 51enne di Vasto, è stata vittima di una lunga serie di maltrattamenti, lesioni e persecuzioni vere e proprie messe in atto dall’uomo durante una convivenza sempre più burrascosa e violenta. Al centro del rapporto conflittuale anche la disponibilità di un'abitazione, acquistata in località Montevecchio a Vasto Marina. "Per sfuggire alle continue violenze del convivente - sottolinea Ciammaichella -, la donna aveva spesso dormito a casa dei genitori, ciò nonostante il persecutore tornava sempre alla carica e puntualmente gli incontri finivano sempre con un 'copione' ormai scontato: schiaffi, spintoni e minacce sempre più pesanti, per costringere la donna ad abbandonare quella abitazione per la quale, tra l’altro, solo lei aveva versato la quota d’acquisto. Le violenze sono continuate fino a quando la donna, ormai esasperata e lucidamente convinta che il suo supplizio non avrebbe mai avuto fine, dopo l’ennesima lesione patita, ha deciso di rivolgersi alla Polizia". L’uomo, C.A., le sue iniziali, 49 anni, già noto alle forze dell'ordine, è stato deferito alla locale autorità giudiziaria e dovrà rispondere di lesioni personali, minacce e atti persecutori. "Sono purtroppo frequenti - conclude Ciammaichella - gli episodi di violenza che, anche se monitorati costantemente, rimangono sino all’ultimo nascosti, perché non denunciati per paura di ritorsioni. In collaborazione con le associazioni di volontariato e con i servizi sociali degli enti locali si sta comunque lavorando per vincere la resistenza delle vittime ad aprirsi e a denunciare i maltrattamenti subiti".
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