Prima la contrarietà delle associazioni di categoria e degli esercenti ora anche quella del mondo politico, con espressioni 'bipartisan' nel merito simili sulla questione.
Sempre al centro dell'attenzione e del dibattito, in questi giorni a Vasto, c'è l'ordinanza emanata il 14 luglio con la quale il sindaco della città Luciano Lapenna ha fissato a mezzanotte e mezza il limite orario per la diffusione della musica, all'esterno ed all'interno di tutti i locali pubblici, con la prevista possibilità di organizzare un numero massimo di 3 eventi al mese per ogni singola via o piazza del territorio comunale.
Per Etelwardo Sigismondi (Popolo della Libertà ) Lapenna deve "ritirare l'ordinanza e fissare orari che diano modo agli operatori di organizzarsi ed al pubblico di vivere pienamente occasioni di divertimento e di aggregazione in questo periodo estivo. In Consiglio comunale - prosegue - giace da tempo una mia mozione con la quale chiedevo di aprire la discussione sulla questione coinvolgendo tutte le parti interessate. Il dibattito, allora, era incentrato soprattutto sulla questione della musica all'esterno dei locali, adesso c'è questo provvedimento che determina l'interruzione anche all'interno. Troppo penalizzante. Alla fine della scorsa legislatura, inoltre, si era adottato un regolamento che disciplinava il settore. Praticamente con quest'ordinanza tutto il lavoro svolto in precedenza è finito all'aria".
Non condivide la scelta del sindaco Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra che chiede una convocazione urgente del Consiglio comunale. "Riteniamo che tale questione - si legge in una nota - sia strettamente legata al turismo, fonte economica della nostra città per quattro mesi all'anno e che si possa raggiungere un accordo soltanto attraverso un confronto tra associazioni di categoria, esercenti e cittadini. Auspichiamo che detto confronto possa avvenire durante la seduta del Consiglio comunale, con una partecipazione attiva dei cittadini interessati".