Aumentare la competitività del porto attraverso il dragaggio dei fondali. E' l'obiettivo perseguito dal Coasiv, consorzio per l'area di sviluppo industriale del Vastese, e dall'amministrazione comunale di Vasto. ''Vogliamo far sentire la nostra voce nel dibattito regionale sui porti'', ha sostenuto Fabio Giangiacomo, presidente del consorzio, in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ed il vice sindaco, Nicola Del Prete, che è anche membro del cda del Coasiv. Inizieranno in autunno i lavori di dragaggio dei fondali, il cui pescaggio verrà portato a 7 metri e mezzo. Ammonta a 750 mila euro complessivamente il finanziamento regionale, diviso in due parti. ''La seconda - ha spiegato Giangiacomo - ci è stata appena erogata. Si tratta dei 250 mila euro che serviranno per completare i lavori di escavo di altri 25 mila metri quadri di sedime sabbioso, per un totale di 75 mila, e di rimozione di alcuni scogli, in modo da recuperare 50 metri in piu' di banchina''. Sarà una draga semovente a svolgere i lavori, che dovranno essere ultimati nel giro di un anno senza arrecare intralcio alle attività che si svolgono all'interno del bacino portuale di Punta Penna. La gara d'appalto è prevista entro ottobre. Il sedime verra' depositato in un apposito sito individuato dal ministero dell'ambiente, dal quale si attendono a settembre le risposte relative all'esame degli elaborati preventivi del nuovo Prg dello scalo marittimo, che prevede la costruzione di un secondo bacino speculare a quello esistente. Il primo verrà destinato al diporto ed alla pesca, il secondo alla sola attività commerciale. ''Abbiamo a disposizione - ha detto Lapenna - un casello delle autostrade del mare. Vogliamo sfruttarlo in un'ottica di crescita''. Il porto di Punta Penna è posto a servizio delle aree industriali del Vastese e del Sangro, che contano complessivamente 20 mila addetti, i 2/3 di tutta la regione secondo i dati del Censis.