Politici di tutti gli schieramenti, amministratori della stragrande maggioranza dei Comuni della Provincia di Chieti e numerosi della Regione e tante persone comuni questa mattina presenti nella Cattedrale di San Giustino per l'ultimo saluto a Remo Gaspari, lo storico onorevole abruzzese che si è spento all'età di 90 anni martedì, nella sua abtiazione al centro di Gissi.
A dare l'ultimo saluto allo "zio d'Abruzzo“, tra gli altri, c’erano il ministro per l’Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi, il segretario dell’Udc ed il leader del partito, Lorenzo Cesa e Pierferdinando Casini, l'ex ministro Emilio Colombo, il leader della Cisl Raffaele Bonanni, il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, i senatori Giovanni Legnini, Fabrizio Di Stefano e Franco Marini, gli onorevoli Lanfranco Tenaglia e Rodolfo De Laurentis, il sottosegretario Giampiero Catone, i consiglieri regionali del Vastese e gli storici esponenti della Democrazia Cristiana Rocco Salini, Anna Nenna D'Antonio, Romeo Ricciuti, Vincenzo Del Colle e gli amministratori del Vastese, Luciano Lapenna e Gabriele Marchese per i Comuni di Vasto e San Salvo e Nicola Marisi per Gissi, con i rispettivi Gonfaloni. E ancora i rappresentanti delle forze dell'ordine, dell'Esercito e della Marina Militare, con i Carabinieri e la Polizia Penitenziaria che hanno effettuato il picchetto d'onore.
E' stato il vescovo Bruno Forte a presiedere la Santa Messa in onore di Gaspari. I discorsi di commiato in Cattedrale li hanno tenuti Rotondi, Casini, Di Giuseppantonio, Chiodi ed il figlio Lucio Achille. "Remo Gaspari - ha affermato monsignor Forte - è stato un modello e il suo impegno per l'Abruzzo è da sempre riconosciuto da tutti. Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona e di rendermi conto delle sue grandi qualità in ogni giro per le parrocchie e le comunità di questo territorio. La presenza di tutti voi è un tributo di gratitudine importante”. Il vescovo, nell’omelia, ha poi indirizzato un messaggio prendendo spunto dai colori della bandiera italiana. “Il bianco sta ad indicare la purezza, il rosso la tenacia, il verde la speranza". Non è mancata, poi, una stilettata alla classe politica italiana, in generale. “Bisognerebbe prendere esempio da Gaspari, che si è sempre battuto per il benessere della sua gente e del suo territorio. Non badare agli interessi personali, ma a quelli del Paese. Se penso che la Camera è bloccata da ore sulle richieste di arresto credo che questo sia tutt‘altro che un segnale positivo".
Nel pomeriggio, dalle 16, si terranno le esequie funebri nella chiesa di San Bernardino a Gissi.