Una giornata nazionale di mobilitazione, per la spinosa e sempre delicata vertenza Golden Lady.
Coinvolge anche lo stabilimento della Val Sinello, sempre più a rischio chiusura, la manifestazione programmata per la giornata di sabato 9 luglio dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil con previsione di una campagna di volantinaggio davanti ai Golden Point delle città di Faenza, Ravenna, Mantova, Roma, Milano, Firenze, Teramo e Chieti, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Come vertenza in ambito locale, per il sito di Gissi, i rappresentanti dei lavoratori restano in attesa di trovare riscontro agli impegni che le istituzioni locali hanno assunto relativamente alla formalizzazione ed al riconoscimento dell'area di crisi in Val di Sangro ed al conseguente iter procedurale per capire quali saranno le agevolazioni, oltre alla convocazione del Ministero per l'apertura di un tavolo nazionale sulla questione.
Di seguito il testo del volantino: "Le lavoratrici della Golden Lady sono qui a distribuire volantini per informarti che da oltre un anno stanno portando avanti la lotta per il lavoro e la difesa della loro dignità , dopo che l'azienda ha chiuso alcuni siti produttivi; chiedono che la proprietà dell'azienda non sfugga più e si assuma invece le proprie responsabilità con serietà e rigore; consapevoli di aver fatto grande, importante e famoso il nome della Golden Lady, pretendono il rispetto dei loro diritti di persone e lavoratrici; non chiedono la luna. Chiedono solo nuova occupazione, prospettive di riconversione e la possibilità di dare futuro alle loro famiglie. Per questo pretendono che si realizzino quei progetti di reindustrializzazione tante volte annunciati e mai realizzati; da te, acquirente fino ad oggi inconsapevole, si aspettano partecipazione e solidarietà , affinché le loro domande abbiano risposte certe da parte dell'impresa e delle istituzioni. Oggi tu sei qui per acquistare dei prodotti di cui riconosci la qualità . Le lavoratrici della Golden Lady vogliono che tu sappia che è stato il loro lavoro e la loro esperienza a rendere questi prodotti famosi. E sono ripagate con il rischio della disoccupazione.
Non girarti dall'altra parte. Impegnati affinché in quelle fabbriche si continui ancora a produrre altre cose,per ottenere il lavoro, assicurare il rispetto della dignità e garantire la sicurezza delle famiglie che ne dipendono".