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Lavoro nero come 'piaga sociale': verifiche e controlli della Guardia di Finanza

Coinvolti anche minorenni. Imprenditori denunciati e sanzionati

a cura della redazione
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Lavoratori assunti in nero, anche minorenni. Li hanno scovati i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Vasto che, in 14 verifiche svolte dall'inizio dell'anno, hanno riscontrato 28 casi di lavoratori privi di regolare assunzione, due dei quali minorenni. Due imprenditori sono stati denunciati. "E' una piaga sociale - spiega il capitano Luigi Mennitti, comandante delle fiamme gialle vastesi - preoccupante perché il fenomeno coinvolge tutti i settori, dalla ristorazione, ai servizi, dall'artigianato all'industria e al commercio. Persone costrette a lavorare senza ferie, senza contratto e senza poter fruire dei permessi per malattia". Nelle indagini sono state comminate multe per 336 mila euro. "Lo sfruttamento - spiega ancora Mennitti - ha una portata più ampia di quanto si possa immaginarre: presuppone l'esistenza di sommerso d'azienda, in quanto per pagare costi in nero si devono necessariamente produrre ricavi in nero. Il fenomeno, inoltre, comporta un abbattimento del costo del lavoro, quantomeno in termini di contributi previdenziali ed assistenziali e di ritenute erariali, che implica una distorsione del mercato del lavoro e della concorrenza tra le imprese". I controlli della Guardia di Finanza sul territorio verranno intensificati nei prossimi giorni, specie nel settore turistico. Dall'inizio dell'anno il Comando provinciale di Chieti ha scoperto 38 lavoratori in nero, 6 irregolari e 15 lavoratori non indicati nelle scritture obbligatorie dell'azienda.
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