Giunta Lapenna pressoché fatta: il sindaco Luciano Lapenna la ufficializzerà sabato nel corso del primo Consiglio comunale della nuova amministrazione di centrosinistra.
Sarebbero confermate le previsioni della vigilia con la formula '3+1+1+1'. 'Parte del leone' per il Partito Democratico che avrà in 'squadra' i riconfermati Vincenzo Sputore e Lina Marchesani ed uno tra Nicola Tiberio e Francesco Menna, con il primo in vantaggio sul secondo che comunque ha riportato più voti al primo turno. Menna, per rispetto di quanti hanno espresso una massa di preferenze nei suoi confronti, ha chiesto espressamente il riconoscimento con un posto in Giunta, ma sarebbe stato invitato a fare un passo indietro a favore di Tiberio senza per questo sottovalutare, da parte dello stesso partito, l'enorme contributo dato all'affermazione del Pd e del centrosinistra.
Un posto da assessore e incarico di vice sindaco per l'Italia dei Valori con designato Antonio Spadaccini. Un posto a testa, infine, per Giustizia Sociale (in lizza Mario Olivieri e Luigi Marcello), Sinistra Ecologia e Libertà (Anna Suriani) e Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra (Marco Marra).
Questa mattina, alle 10.30, conferenza stampa al Bar 'Crocodile' di piazza Barbacani del gruppo dirigente del Pd che ufficializzerà le proprie scelte, riconoscendo il merito a quanti in lista hanno consentito allo stesso Pd di essere di gran lunga il primo a Vasto in termini di consenso e preferenze. Conferenza stampa, nel pomeriggio alle 15.30 sempre al 'Crocodile', anche di due dei componenti dell'Italia dei Valori, il riconfermato consigliere comunale Corrado Sabatini ed il consigliere provinciale Eliana Menna per precisare alcune questioni emerse in questi giorni di 'dibattito' per la formazione dell'amministrazione comunale. Sabato mattina è convocata la prima riunione della rinnovata assise civica cittadina.
Sulla Giunta in definizione parla di "minestra riscaldata" Davide D'Alessandro (Alleanza per Vasto) che si sofferma sulla scelta di Tiberio in luogo di Menna sottolineando l'"incoerenza" di Lapenna nel designare tutti i più votati tranne proprio il giovane avvocato che alla prima esperienza è stato il quarto con più consensi del Pd (439 preferenze) definendo "killer della politica nostrana" il primo cittadino. "Francesco non lo merita, perché avrebbe rappresentato un segno di qualità e rinnovamento".