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Per difendere lavoro e dignità: la mobilitazione delle maestranze Golden Lady

Giovedì manifestazione a Pescara in occasione del tavolo regionale sulla vertenza

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A manifestare, per il loro diritto al lavoro ed alla dignità: presidio di protesta, giovedì mattina davanti la sede della Regione Abruzzo a Pescara, delle maestranze della Golden Lady, l’azienda tessile in crisi e smobilitazione dell’area industriale della Val Sinello di Gissi. In coincidenza con il tavolo regionale sulla vertenza convocato dall’assessorato al Lavoro, le organizzazioni sindacali di riferimento in azienda hanno proclamato uno sciopero di otto ore. Due i pullman, oltre a diversi mezzi privati, che partiranno destinazione Pescara, uno da Gissi, l’altro dal terminal bus di via dei Conti Ricci a Vasto. Una mobilitazione per tenere alto il livello di attenzione sulla spinosa vertenza Golden Lady, con il processo di smantellamento (con conseguente rischio occupazionale per quasi 400 lavoratori, per la maggior parte donne) che da tempo ormai si è innescato in seno all’insediamento gissano. Domani, faccia a faccia, rappresentanti della dirigenza del gruppo tessile, dell’assessorato regionale al Lavoro e dei sindacati. La cassa integrazione, da mesi, è ormai una realtà per tanti dipendenti, la produzione è al minimo, il rischio ‘desertificazione industriale’, unito ad altre preoccupanti situazioni di crisi in loco, concreto. L’auspicio, preso ormai atto della volontà dell’azienda di chiudere, è quello di una riconversione, riconsiderando la forza lavoro per rendere meno traumatico l’impatto di questa dura crisi su famiglie e territorio e offrire prospettive a chi, oggi, le vede notevolmente a rischio.
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