Testuale nel comunicato diramato ieri dall'Ufficio Stampa di palazzo di città dopo la proclamazione del sindaco Luciano Lapenna soffermandosi sul ruolo dei mezzi di informazione: “Svolgono un ruolo importante, li ringrazio tutti, quelli onesti e quelli disonesti: io non ho mai creduto ad una stampa indipendente, ci mancherebbe altro, ma ad una stampa onesta certamente sì. Ma io ringrazio anche la stampa disonesta, quella che mi ha dipinto come il male assoluto. Mi riferisco a Polis, Qui Quotidiano, La Voce, Semidiceviprima: su di me hanno scritto di tutto e di più ma i cittadini non si sono lasciati influenzare. Anzi, mi hanno riconfermato la fiducia”.
Duro, insomma, nei confronti di 'parte della stampa', apertamente definita 'disonesta'. Un intervento, nei toni e nella sostanza, che 'cozza' con quello che, fin qui, è stato un carattere per certi versi gioviale e tranquillo del primo cittadino.
Citare apertamente e additarli quasi al 'pubblico ludibrio' i vari Qui Quotidiano, La Voce del Vastese, Polis e Semidiceviprima è apparso eccessivo e fuori luogo. Se si scrive il falso ci sono soluzioni di contrasto e di 'ristoro' previste e possibili da seguire. Iniziare così non è il massimo.