Detto, fatto. Nel 'day after' del ballottaggio, tra i primi commenti ricevuti nell'ambito del centrodestra battuto a Vasto, c'era stato quello di Guido Giangiacomo, candidato al Consiglio comunale più votato del Pdl. Giangiacomo sollecitava l'organizzazione di un incontro pubblico per analizzare con la 'base' le ragioni della sconfitta, annunciando di volersene fare carico qualora non ci fosse stata un'iniziativa in tal senso.
L'incontro Giangiacomo lo propone e dà appuntamento a sabato 4 giugno, dalle ore 18.30, presso l'Hotel Sabrina di Vasto Marina.
"In qualità di primo degli eletti della componente di minoranza del futuro Consiglio - ribadisce - ho sentito il dovere di organizzare un incontro pubblico aperto a quanti ritengono di voler dire la loro ed intitolandolo 'Centrodestra il giorno dopo. Analisi del voto e proposte per il rilancio'. E' aperto a tutti ed anche alla stampa affinché si svolga nella massima trasparenza e democraticità ". Invitati a prendervi parte, per un confronto franco e aperto, elettori, simpatizzanti e vertici del centrodestra cittadino. Giangiacomo, poi, torna a sottolineare quella che è la sua analisi del recente voto a Vasto. "Il sindaco uscente Lapenna ha ottenuto 3.298 voti più del candidato del centrodestra che corrispondono ad un 13% dei votanti al ballottaggio. Da questo si intuisce chiaramente che farnetica chi attribuisce alle colpe di uno o più singoli la sconfitta, essendo evidente che nessuno singolarmente 'gestisce' un intero partito del 13% dei votanti. Il candidato Della Porta non ha particolari responsabilità per la sconfitta da un punto di vista personale poiché Lapenna lo ha battuto 57% a 43% mentre il ballottaggio del 2006 è terminato sempre in favore di Lapenna 59% a 41% sebbene il candidato del centrodestra fosse politico di esperienza e radicato sul territorio. Il distacco pressoché omogeneo che da quasi 10 anni (2001 elezione vincente del sindaco Pietrocola con il 60% al primo turno) il centrosinistra infligge al centrodestra è ascrivibile ad un totale distacco tra i cittadini che si riconoscono nelle idee del centrodestra e la dirigenza che da anni in maniera immutabile ed autoreferenziale rappresenta il centrodestra ai livelli regionali. Ritengo - conclude - che sia necessario un momento di immediato confronto con gli eletti, i candidati, i simpatizzanti tutti del centrodestra per evitare che si lascino, come avvenuto in altre occasioni, passare settimane o peggio mesi per evitare di affrontare in modo democratico le ragioni della sconfitta".