“Io prevedo che…”, “Scommettiamo che…?”: tra le frasi preferite dai vastesi, in questi ultimi giorni, ci sono quelle che si riferiscono alle prossime elezioni comunali.
Quasi per una sorta di ‘partita di calcio’ impazzano previsioni e pronostici relativamente a quello che sarà il responso delle urne, il 15 e 16 maggio 2011. Vasto al voto, con 7 candidati alla carica di sindaco in lizza e, al loro fianco, realmente un ‘piccolo esercito’ di 400 aspiranti consiglieri comunali. Una ‘marea’ di candidati in rapporto al numero degli elettori. Una situazione che ha meritato anche un titolo su un quotidiano nazionale quale ‘Repubblica’. Per questioni di famiglia, amicizia, lavoro e altri rapporti, inevitabilmente, un po’ tutti i cittadini risultano coinvolti in questo ‘giro’, anche coloro, e non sono pochi, che hanno spesso dimostrato e confermato di soffrire un autentico ‘mal di politica’ e quell’allontanamento dalla stessa che è nei fatti, a maggior ragione quando gli esempi, ai più alti livelli, non sono esaltanti e quando le cose, come in questo periodo, non appaiono - in generale - in una fase di crescita, sviluppo ed espansione economica.
Un confronto elettorale destinato ad aumentare di tensioni nei giorni a venire. L’inizio, fin qui, non è stato ’travolgente’. Manifesti 6x3 sui carri pubblicitari, prime affissioni negli spazi, siti internet locali e giornali invasi da materiale elettotale promozionale, conferenze di presentazione di questo o quell’altro partito, di questo o quell’altro candidato, qualche ’puntura di spillo’, ma l’”aria”, forse pure perché condizionata dalle feste pasquali, è ancora calma e tranquilla. I ’fuochi’, prevedono anche questo in molti, sono però destinati a breve ad essere accesi.
Per il momento va registrata la mancata partecipazione alla sfida di Michele Celenza e della sua lista di riferimento ‘Porta Nuova per Vasto’. Irregolarità formali insanabili nella presentazione della documentazione ne hanno sancito l’esclusione e sembra un paradosso per chi, come Celenza soprattutto, negli anni si è dimostrato scrupoloso e particolarmente legato a fatti, citazioni e documentazioni. Delusione e rammarico non mancano unitamente ad un impegno, ribadito, di voler essere sempre presenti e incisivi negli approfondimenti in tema di ambiente, servizi pubblici e istanze del cittadino in modo particolare. Il resto della compagnia è pronto: Lapenna punta alla riconferma, il terzetto Della Porta-Desiati-Del Prete, soprattutto, vuole competere con lui al ballottaggio (queste almeno sono le indicazioni) per scalzarlo da palazzo di città; Ronzitti, Menna e il giovane Gallo provano a dare corpo, voce e sostanza ad un elettorato che non si sente più rappresentato da partiti e movimenti in qualche maniera ’tradizionali’.
In 7+400, dunque, allineati alla partenza. Ne vedremo delle belle?