Solennità della Sacra Spina oggi a Vasto. Tradizionalmente il venerdì che precede quello di Passione è caratterizzato dalla ricorrenza della festività della Sacra Spina, reliquia conservata in un'artistica teca all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore.
La Sacra Spina, che la tradizione considera appartenente alla corona che cinse il capo di Gesù sul Gòlgota, fu donata a don Ferdinando d'Avalos da Papa Pio IV. Da allora, ogni anno, la giornata del venerdì che precede la Settimana Santa è dedicata all'adorazione della Spina, intorno a cui è nata la leggenda, diffusa soprattutto tra contadini e marinai, che rifiorisca dopo le preghiere degli astanti i quali, dalle fasi e dai caratteri del fenomeno, trarranno auspici per l'annata.
Grande è la devozione del popolo vastese verso questa reliquia e tanti gli episodi che la tradizione e i libri di storia ci hanno tramandato. "Una di queste - scrive Lino Spadaccini, cultore di storia vastese - è presente nel dipinto, datato 1857, sulla volta della navata centrale di Santa Maria Maggiore, opera del pittore vastese Andrea Marchesani, dove è raffigurato “Il Miracolo della Sacra Spina”, per ricordare un episodio avvenuto nel 1643. La notte della vigilia del Corpus Domini, probabilmente a causa di un lume rimasto acceso, l’altare maggiore prese fuoco e ben presto le fiamme divamparono su tutto il presbiterio, alimentate dalla presenza del legno del coro, dei sedili e dell’altare. Le fiamme arrivarono fino al tetto, tanto che cominciarono a cadere, una dietro l’altra, le travi che lo sostenevano. La gente, richiamata dal fumo e spaventata dalle alte fiamme che fuoriuscivano dalla chiesa, rimase inerme davanti a cotanta sciagura. Il pensiero della gente andò subito alla Sacra Spina, che in quel tempo si conservava all’interno di una nicchia di legno dell’altare maggiore. Coraggiosamente uno schiavo turco, impietosito dalle preghiere del popolo, ma anche incoraggiato ad intervenire, con la promessa di guadagnare la libertà, si spinse all’interno della chiesa, e trovato un varco tra le fiamme, riuscì ad arrivare fino all’altare ed a portare in salvo la Sacra Spina".
Tornando ad oggi, dopo una giornata di celebrazioni liturgiche che culminano con la Santa Messa del vescovo, a sera esce una spettacolare processione, illuminata dalle fiaccole dei fedeli che attraversano le principali vie del centro storico, animata dalla Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone, attualmente retta dal priore Massimo Stivaletta. A presiedere la funzione di questo pomeriggio, con inizio alle ore 18, sarà l'arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, con la concelebrazione del parroco di Santa Maria Maggiore, don Andrea Sciascia.