Vestite con felpa rosa e pantaloncini bianchi, zainetti sulle spalle, in cammino, da sole, lungo la Statale 16 Adriatica tra Vasto e San Salvo. Questa la descrizione di Alessia e Livia Schepp, le due gemelline svizzere da tempo scomparse, fatta da un operaio di San Salvo, occupato in una vetreria di Vasto.
L'uomo si è rivolto alle forze dell'ordine della città adriatica, affermando di aver visto le piccole camminare a passo spedito lungo la Statale 16, nei pressi dell'ingresso di via dello Sport alla Marina sansalvese, una strada che conduce ad alcuni complessi residenziali, farmacia e ufficio delle Poste. Tutto questo intorno alle 8 del mattino dell’altro giorno. Si è avvicinato a loro, ma spaventate le bimbe si sono allontanate e allora, temendo di poter essere scambiato per malintenzionato, l'operaio ha desistito. Dopo aver confidato tutto ad un collega di lavoro ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine ed al Comando di Polizia Municipale di Vasto in particolare. Qui gli sono state mostrate alcune foto segnaletiche, tra le quali quelle delle due bambine svizzere ed immediato è scattato il riconoscimento. L’operaio, persona credibile sottolinea il comandante della Polizia Municipale di Vasto Sergio Petrongolo, è convinto che quelle due ragazzine fossero proprio Alessia e Livia. Abbaglio o realtà?
Sta di fatto che si è messa in moto la macchina delle ricerche. La segnalazione, dal Comando di piazza Rossetti, è arrivata a Polizia e Carabinieri e a mettersi in moto, dalla mattinata di ieri, è stato anche il gruppo di Protezione Civile locale delle Giacche Verdi di Vasto. “Abbiamo concentrato le nostre ricerche in particolare nella zona di Vasto Marina”, dice il responsabile del sodalizio, Eustachio Frangione. Proprio le Giacche Verdi, qualche settimana fa, ritrovarono nelle vicinanze del lungomare un medico pugliese di San Severo del quale era stata il giorno prima denunciata la scomparsa a Vasto dove era arrivato per fare visita alla sorella.
Fino a sera nessun esito positivo, per un caso ancora senza soluzione. Delle due gemelline si sono perse le tracce dall’ormai lontano 31 gennaio. Le loro ricerche hanno coinvolto principalmente l’Italia (dove il padre ha deciso di porre drammaticamente fine alla sua esistenza buttandosi sotto un treno a Cerignola), ma anche in Svizzera e Francia.