"La Sasi ha chiuso i rubinetti dell’Aqualand. Potrà sembrare uno scherzo, ma non lo è affatto. E’ invece una triste realtà che evidenzia come non ci sia assoluta chiarezza nei rapporti tra contrattuali nella gestione del parco acquatico, di proprietà del Comune. Né chiarezza tra la struttura e la Sasi".
Lo dichiara Nicola Del Prete, candidato sindaco del Nuovo Polo per Vasto. "A chi toccava garantire il pagamento delle bollette dell’acqua del Parco di proprietà comunale, affidato in gestione ad una società specializzata in questo settore? Se fosse stato così chiaro il rapporto contrattuale, nei minimi dettagli, perché si è giunti a questa situazione di grande imbarazzo?" gli interrogativi di Del Prete.
Altre considerazioni: "La situazione, sicuramente, verrà risolta (si parla di qualche centinaia di migliaia di euro), anche perché il Parco è uno delle poche strutture del territorio capaci di attrarre flussi turistici occasionali estivi nella nostra città , legati al divertimento; dunque né il gestore né il Comune né la Sasi hanno interesse ad aprire un contenzioso negativo e improduttivo per la città che rischierebbe di dare una 'mazzata' definitiva al turismo ed all’occupazionale stagionale dei giovani. In questo momento non ce lo possiamo permettere. Ma è evidente che certi rapporti vanno meglio definiti, così come va definitivamente certificato il reale patrimonio immobiliare del Comune perché possa essere una risorsa per l’ente e non un peso, come purtroppo continua ad essere. Il Comune, infine, deve definire una volta per tutte il vecchio contenzioso con la Sasi. Vorremmo solo sapere - conclude - se questa definizione comporterà altri esosi esborsi che, poi, inevitabilmente, ricadrebbero sul contribuente. Non vogliamo individuare responsabilità che sono, sappiamo tutti, della politica di destra e di sinistra, nessuno escluso, semplicemente vorremmo che ai cittadini si dicesse la verità ".