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Di Rienzo al Pd vastese: 'Possibile una nuova stagione dell'area democratica'

Lettera aperta dell'ex dirigente comunale

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Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta indirizzata al Partito Democratico di Vasto da Massimo Di Rienzo, già direttore del carcere e dirigente al Comune. Il magnifico risultato delle primarie, con il concorso di circa 5.000 elettori, ed ancor prima la partecipazione numerosa e sentita ad alcune iniziative, come l’assemblea del Gulliver, sono la testimonianza diretta della volontà del popolo democratico di fare politica: una rinnovata tensione civile che parte dalla base del partito, dai suoi iscritti e simpatizzanti, e, in senso generale, dalla sinistra, che deve essere raccolta e valorizzata dai dirigenti democratici. L’occasione che si presenta è quella di consolidare a Vasto, città tradizionalmente considerata conservatrice, se non di destra, una estesa base di consenso orientata in senso progressista e democratico che esprime un’ansia di partecipazione ad un modo di vivere la politica che, da troppo tempo ormai, era stata soppiantata da altri e negativi modelli: da una parte si assisteva alle consuete pratiche di tipo oligarchico con contrappunto di concessioni a personaggi emergenti; dall’altra il ruolo dominante era ricoperto dalle segreterie di partito che, cercando di intercettare intuitivamente gli umori della base, proponevano soluzioni non sempre appropriate. L’andamento delle primarie ha consegnato invece ai dirigenti del Pd vastese una preziosa possibilità, ma anche una grande responsabilità che non devono disattendere. La voglia di partecipazione diretta alla vita politica che è emersa può costituire l’elemento fondamentale per inaugurare una nuova stagione dell’area democratica e progressista, purché non si torni alla politica dei gruppi contrapposti, delle strategie elaborate nel chiuso delle stanze, delle gratificazioni autoreferenziali. La campagna elettorale delle prossime amministrative esige un coinvolgimento della base del partito e della sua area di riferimento. Il popolo delle primarie deve costituire il terreno di coltura da cui far germogliare le linee di proposta politica cui deve ispirarsi la nuova giunta ed il sindaco che la guiderà. In tal senso è indispensabile che Luciano Lapenna, dopo il successo del 20 marzo, si metta al lavoro per l’elaborazione del programma. Ma è necessario che il Pd vastese trovi il modo di coinvolgere la base del partito, in qualche misura lo stesso popolo delle primarie, in questa opera. Evitiamo gli errori del passato, e poi... è il bello della democrazia!
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