Delusione e tanta amarezza per la "troppa illegalità diffusa". Ragioni e convinzioni di Riccardo Alinovi, vicepresidente del Consiglio comunale in quota Udeur, che annuncia di voler lasciare la politica dopo la conclusione dell'attuale mandato amministrativo ormai in dirittura d'arrivo.
"Non ho alcuna intenzione di ricandidarmi alle prossime elezioni - dice Alinovi, che per lavoro si divide tra Vasto e Rimini - la politica, ho capito, serve solo a chi la fa, non ci sono impegni concreti per il cittadino ed indifferenza e mancato rispetto delle regole dominano la scena". Combattivo ed incalzante su diverse questioni denunciate alla pubblica opinione in questi anni di esperienza in assise civica, Alinovi era stato eletto nel 2006 nelle file della Margherita per poi passare all'Udeur di Mastella, partito del quale ha ricoperto il ruolo di responsabile a livello provinciale. "Lascio l'Udeur ma faccio auguri sinceri al candidato sindaco Incoronata Ronzitti per la sua campagna elettorale. Una donna, giovane e valida, che spero possa andare avanti con buoni risultati".
Rischio di infiltrazioni malavitose sul territorio, abusivismo edilizio, gestione del servizio rifiuti in città , corruzione e conflitti d'interesse di alcuni esponenti politici i campi più caldi da Alinovi battuti in questi ultimi anni. Il rammarico più grande è quello dell'indifferenza di molti colleghi dinanzi alle sue 'battaglie'. "Questo perché c'è sempre un interesse personale che va perseguito, anche a scapito del bene comune, della trasparenza e dell'obiettività che dovrebbe contraddistinguere l'azione di un politico. Ho subito anche minacce, la mia incolumità personale è stata a rischio e alla fine mi sono sentito abbandonato. Questo ambiente non fa più per me". Alinovi tornerà ad occuparsi del Tribunale dei Diritti del Malato all'ospedale 'San Pio da Pietrelcina', del quale era stato responsabile fino a prima delle elezioni 2006.
Il consigliere comunale ha anche rimesso nelle mani del sindaco Luciano Lapenna l'incarico di vicepresidente del Consiglio comunale in aperta polemica con il presidente Giuseppe Forte, facendo riferimento all'episodio dell'inizio appello della scorsa seduta di prima convocazione dell'assise civica da lui avviata con l'appello in considerazione dell'assenza di Forte e poi sospesa con l'arrivo di quest'ultimo in aula.