Alla fine si è dovuto mettere all'ingresso del locale, per parlare direttamente a quanti presenti (molti fuori per gli spazi ristretti) in occasione dell'inaugurazione del suo quartier generale.
Massimo Desiati lancia il suo 'Progetto per Vasto' e si appresta a vivere gli ultimi e decisivi mesi di un percorso avviato un paio di anni fa. Lo da davanti ad amici e simpatizzanti, che lo accompagnano dentro e fuori la sede di piazza Barbacani che ha scelto per la campagna elettorale verso il voto del 15 e 16 maggio. Ad introdurre l'incontro è il giovane avvocato vastese trapiantato a Roma Vincenzo Bassi, referente regionale del movimento politico Unione Italiana, poi prende la parola lo stesso candidato sindaco.
I toni sono caldi e determinati. Non mancano 'punture', nell'alveo della coalizione di centrodestra, a quanti hanno osteggiato la sua presenza, poi la sottolineatura di quelli che sono gli obiettivi della sua iniziativa. Un percorso amministrativo, lo definisce, nato al di fuori delle 'alchimie politiche', un progetto che è esclusivamente di natura amministrativa, provando a trovare le soluzioni giuste per ridare slancio e sviluppo ad una città ed una comunità che hanno compiuto solo passi indietro negli ultimi anni. Un buffet e un brindisi al cospetto del palazzo municipale e del Castello Caldoresco, nella fresca sera del sabato di metà marzo chiudono l'appuntamento. Desiati ci crede (parafrasando uno dei slogan già coniati per la sua campagna elettorale): "Questa è la nostra città e ci appartiene, vogliamo amministrarla con cura, impegno ed onestà ".