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LA STORIA DELL'EMODINAMICA A VASTO, TANTE PROMESSE, MA NESSUN IMPEGNO SOSTANZIALE PER L'ATTIVAZIONE AL 'SAN PIO'

Una questione sempre sentita nel territorio

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Emodinamica sì, emodinamica no: ad ormai quattro anni di distanza dal progetto di dotare l’ospedale ’San Pio da Pietrelcina’ di Vasto dell’importante sala - opportunità ‘salvavita’ essenziale per un infartuato - ci sono ancora non pochi dubbi sulla reale attivazione. Da una parte le rassicurazioni, che arrivano dai vertici della sanità regionale e della Asl unica (dal commissario Giovanna Baraldi al direttore generale Francesco Zavattaro), dall’altra la mancanza di atti concreti e fondamentali (stanziamenti e primi interventi) per dare corpo e sostanza a qualcosa che, fin qui, è soltanto sulla carta. Nasce da un infarto che non ha lasciato scampo la storia dell‘emodinamica a Vasto. Quello che ha colpito una donna di un centro dell'entroterra. Troppo lungo il tragitto da compiere verso Pescara, purtroppo per lei. Un lutto che mette in moto un meccanismo che si compone di diverse tappe. Nel 2007 viene organizzata una raccolta di fondi, dagli Alpini di Tufillo, attraverso banchetti e una lotteria per destinare il ricavato proprio a parte delle spese necessarie. Nello stesso anno un emendamento al Piano Sanitario regionale, presentato dall'allora consigliere Antonio Boschetti, individua la possibile realizzazione a Vasto. Qualche tempo dopo 76 sindaci di tutto il territorio si esprimono a favore del progetto e all'unanimità c'è anche una delibera del Consiglio comunale di Vasto. L'iter rallenta nel 2008, per via delle note vicende giudiziarie proprio nel campo sanitario che 'decapitano' buona parte del Governo regionale Del Turco. Nuova puntata nel 2009: il piano di risanamento del commissario alla Sanità Redigolo conferma l'attivazione a Vasto e prevede una prima annualità di 299.121 euro per il progetto. E nel successivo piano industriale della Asl Lanciano-Vasto, viene ribadito che per il 'San Pio' si punta anche sull'emodinamica. Insomma, le basi sembrano esserci. Ma a quando il definitivo via libera? I cittadini vogliono risposte. Anche perché le sale emodinamiche più vicine in Abruzzo stanno a Chieti e Pescara. Un’enormità per chi nel Vastese dovesse averne necessità.
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