A te, Donna, creatura leggiadra, fonte d'inesauribile ispirazione e d'amore! Così Mario Pachioli, artista vastese da anni trapiantato a Firenze, nella giornata dell’8 marzo omaggia le donne con l’opera “Danza”, una scultura altorilievo in terracotta, di dimensioni cm 20x30 (nella foto principale di questo articolo).
“Donna - dice Pachioli - fonte, per me, d'inesauribile ispirazione per le mie opere, musa della mia creatività“.
Pachioli si è formato all’Istituto Statale d’Arte di Vasto e all’Accademia di Belle Arti sotto la guida del prof. Antonio Berti che di lui scrive: “L’incontro con il refrattario – materiale che l’artista predilige – rivoluziona il suo rapporto con la materia. Le sue caratteristiche di forza e di duttilità lo conquistano, soggiogandolo a un apprendimento e a un perfezionamento praticamente continuo. La possibilità di tradurre un’opera finita in bronzo, sdoppiandola in due distinte unità identiche e al tempo stesso diverse nella resa di superfici e tonalità cromatiche, lo entusiasma. Orientato verso un felice mondo figurativo, si distingue in mostre personali e collettive a livello nazionale e internazionale“. Nel cuore della meravigliosa Firenze, in viale Milton 49, in un bellissimo palazzo storico, c’è “La Bottega”, luogo dove Pachioli organizza e gestisce corsi di disegno, nudo e scultura, con il metodo della vecchia tradizione rinascimentale. L’intento è di insegnare tutte le discipline grafiche, partendo dal disegno per approdare alla scultura, con metodi rigorosi ed efficaci, per dare la massima padronanza all’allievo, sia delle tecniche, che della forma e forza espressiva. “Tutto ciò - sottolinea Pachioli - per esprimere al meglio le capacità artistiche insite in noi“.
Ma cos’è e cosa rappresenta l’arte per Mario Pachioli? “E’ una dolce compagna di vita. Per me l’arte è fonte di vita, è una dolce compagna, che è sempre al mio fianco e non mi abbandona mai; condivide con me gioie e dolori e, soprattutto nei momenti difficili, mi sostiene sempre. E’ una compagna che non si può tradire, più la si conosce e più la si ama“.