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FONTI RINNOVABILI, TRA TUTELA AMBIENTALE E DISTRUZIONE DEL PAESAGGIO: CONVEGNO CON CARLO RIPA DI MEANA

Domani pomeriggio dalle 15 alla Sala Michelangelo di Palazzo d'Avalos

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Si terrà domani pomeriggio, sabato 26 febbraio dalle ore 15 presso la Sala Michelangelo di Palazzo d'Avalos, il convegno - organizzato da LIPU, CNP, Altura e Comitato 'Dinamismi' - dal titolo Le fonti rinnovabili per la produzione di energia in Abruzzo da occasione di tutela ambientale a grave elemento di distruzione dell’ambiente e del paesaggio. Interverranno: Carlo Ripa di Meana (presidente Comitato Nazionale del Paesaggio), Enzo Cripezzi (Lipu Regione Puglia), Marco Manilla (Turismo Verde), Domenico Melchiorre (Coldiretti di Chieti) Michele Petraroia (consigliere regionale del Molise), Paola Meo (portavoce del Comitato 'Dinamismi'), Aurelio Manzi (naturalista e storico dell’agricoltura) e Ivan Serafini (presidente del Centro di Studi della Montagna Vastese). A moderare le relazioni sarà Stefano Allavena (delegato regionale LIPU e presidente di Altura). Le associazioni ambientaliste promotrici di questo appuntamento e di una campagna di sensibilizzazione sulla questione "hanno ripetutamente potuto constatare come in Abruzzo - si legge in una nota - si stia assistendo al diffondersi, senza pianificazione, di alcune forme di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con particolare riferimento all’energia eolica, all’energia solare e all’utilizzo di biomasse. Mentre riteniamo che l’utilizzo delle fonti rinnovabili possa svolgere un’utile funzione nella mitigazione del cosiddetto effetto serra e dei cambiamenti climatici, purché accompagnato da adeguate azioni di risparmio energetico, in merito al quale non si adottano ormai da tempo misure ed iniziative utili, non possiamo accettare che il ricorso alle fonti rinnovabili diventi non un contributo alla difesa dell’ambiente, quale dovrebbe essere, ma uno dei principali elementi di distruzione e di degrado del paesaggio, degli ambienti naturali, della fauna selvatica, quale invece molto spesso è".
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