''Il nuovo ospedale di Vasto si farà e per esso sono già disponibili 50 milioni di euro. Ciò vuol dire che manca circa la metà dei fondi necessari per la sua realizzazione, valutati in 98 milioni di euro''. Lo ha dichiarato il direttore generale della Asl, Michele Caporossi, in occasione della sua recente visita all'attuale nosocomio vastese per la presentazione della videocapsula, la nuova metodica di cui dispone il ''San Pio'' per l'esplorazione non invasiva del tratto gastroenterico. Caporossi ha assicurato che, se il piano di risanamento della sanità abruzzese andrà a buon fine, non sarà difficile reperire i fondi necessari e ha precisato che la nuova struttura sanitaria garantirà all'utenza spazi diversificati, quasi 300 posti letto e, soprattutto, una generale riorganizzazione funzionale alla luce delle mutate esigenze ospedaliere. Il manager della Asl ha poi aggiunto che il nuovo ospedale, situato in un'area di confine, tra Vasto e San Salvo, rappresenterà un polo di enorme attrattiva per la sua collocazione territoriale a forte concentrazione demografica. Due anni il tempo necessario, secondo Caporossi, per la realizzazione dei lavori. Di due anni di tempo parlò anche, nel febbraio 2001, l'allora assessore regionale alla sanità , Rocco Salini, che dichiarò: ''Al più presto appalteremo l'opera chiavi in mano e, entro due anni, il nuovo nosocomio di Vasto sarà pronto. Voglio essere io stesso ad inaugurare l'ospedale prima della conclusione del mio mandato''. Che sia questa la volta giusta? Frattanto, il Comitato Civico per Vasto, la formazione di centrodestra che fa capo al consigliere regionale ed ex sindaco Giuseppe Tagliente, plaude all'iniziativa assunta da Regione, Asl e Comune di riunire il tavolo tecnico per avviare le procedure relative alla realizzazione del nosocomio e dice: ''Era proprio ora che si avviassero tali procedure, dopo i tanti sforzi profusi dalla precendente amministrazione regionale e dall'ex presidente del Consiglio regionale Giuseppe Tagliente, che aveva per primo individuato l'area sulla quale realizzare l'ospedale e i sistemi di finanziamento dell'opera''. Il Comitato Civico sottolinea, tuttavia, di essere sconcertato dalla ''disinvoltura con cui la sinistra passa da una posizione all'altra, senza nemmeno preoccuparsi di salvare la faccia. Non erano forse stati i rappresentanti del centrosinistra - chiede il Comitato - a dichiararsi contrari all'ubicazione della struttura al confine con San Salvo, in località Pozzitello? E non erano stati gli stessi a definire il Prg 'uno strumento da rivedere interamente', sostenendo la necessità di spostare il nuovo ospedale in località Incoronata? Tagliente, evidentemente, ha torto quando fa comodo e poi si fa ciò che lui aveva saggiamente previsto''.