Il segnale della crisi profonda, nell’ambito del centrosinistra di maggioranza e del Partito Democratico in particolare, arriva dal Consiglio comunale di oggi pomeriggio disertato dagli esponenti della coalizione. Eppure si parlava di sanità , non di una variazione di bilancio qualsiasi.
Al cospetto del direttore sanitario della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Amedeo Budassi, degli operatori medici e della sanità del territorio e dei consiglieri regionali convocati a Vasto per discutere di sanità e delle prospettive dell’importante comparto nel Vastese ci sono solo il presidente dell'assise civica Giuseppe Forte, gran parte dei rappresentanti delle minoranze (Pdl, ApI e Udc) ed il sindaco Luciano Lapenna. Che va a sedersi proprio tra i banchi della maggioranza raggiunto, ogni tanto, da qualche consigliere di minoranza o ex assessori della sua Giunta.
All'appello il Consiglio comunale non ha il numero legale per andare avanti e dunque non c’è nemmeno la possibilità di comunicare, in via ufficiale, la decisione del primo cittadino di dimettersi. Aggiornamento, con in agenda proprio questa comunicazione, a giovedì in prima e venerdì in seconda convocazione. E solo da quel momento scatteranno i ‘canonici’ venti giorni entro i quali Lapenna dovrà decidere se continuare a fare il sindaco con una nuova giunta oppure confermare l’abbandono e dare spazio ad una gestione commissariale prefettizia di un paio di mesi e poco più.