Di primarie nel centrosinistra, o meglio nel Partito Democratico vista l’evoluzione del percorso, si parla ormai da più di sei mesi.
I nodi, ieri sera, sono giunti al pettine, dopo una lunga ed anche tediosa serie di confronti, distinguo, polemiche e pure giravolte. Nell'assemblea cittadia del Pd convocata al Palace di Vasto Marina dal segretario Peppino Forte per fissare data e regolamento della ‘mini consultazione elettorale’ proposta per individuare il candidato (se di partito o di coalizione si vedrà ) da proporre alle elezioni comunali di domenica 15 e lunedì 16 maggio il sindaco Luciano Lapenna ha sciolto la riserva. Parteciperà alle primarie. Prima ’riottoso’, anzi pienamente irritato per la scelta di una buona parte del suo partito di dare corpo alle primarie, in seguito più ’morbido’ ed invitato a prendervi parte da un bel gruppo di ’simpatizzanti’, i ’lapenniani’ in gergo giornalistico (tra gli altri il vice sindaco Vincenzo Sputore, l’assessore Nicola Tiberio, i consiglieri comunali Simone Lembo, Marisa Ulisse, Luciano Gentile, Ivan Aloè e Mario Olivieri). Proprio questo appoggio e sostegno, e la sua volontà di ricreare l'unità del partito, lo hanno convinto a rivedere la sua iniziale posizione contro ed a manifestare la disponibilità a ’mettersi in gioco’ con altri esponenti del partito. Primo tra tutti l’assessore Domenico Molino la cui iniziativa ufficiale ha di fatto messo in moto la ’macchina delle primarie’.
Entro domani, 12 febbraio, la presentazione delle candidature. Poi l'inizio della campagna elettorale. Con Lapenna e Molino un altro nome in campo potrebbe essere quello di Maria Amato (componente dell'associazione ’VastoViva’ del Pd Maria Amato). Da verificare quello che farà il segretario e presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte. Di sicuro Pd e centrosinistra (unito o diviso chissà ) arriveranno col ’fiatone’ alla prossime elezioni. E davanti agli indugi ed ai tentennamenti, peraltro simili anche sul fronte opposto dello schieramento, almeno considerando la principale forza della minoranza di centrodestra, tanti sono i vastesi che hanno storto e ancora storcono il naso. Di sicuro non ‘esaltati’ da una discussione che per mesi è andata avanti tra primarie sì e primarie no, confronti e trattative snervanti e questo nome o quell’altro. Specchio di una realtà spesso simile anche ai livelli più alti.