Cinque vittime in appena una settimana. Il mare, sulla costa vastese, sembra essersi trasformato in ''killer''. L'ultima vita in ordine di tempo spezzata in questa parte di Adriatico è quella di un marittimo tunisino di 44 anni, Otmanen Hmarazk, annegato la notte scorsa dopo essere caduto da un motopesca facente parte della flottiglia della famiglia Natarelli. L'uomo, padre di tre figli, da oltre venti anni residente a Vasto e che da tempo lavorava a bordo del ''Giuseppe Natarelli'', è stato rinvenuto cadavere qualche ora dopo l'allarme lanciato da altri marittimi, tra i quali un fratello dell'annegato, resisi conto dell'accaduto. Il corpo del tunisino è stato ritrovato a circa due miglia a sud-est del bacino portuale di Punta Penna con l'ausilio di un elicottero dei Vigili del Fuoco di Pescara e delle motovedette della locale Guardia Costiera. Sull'episodio è stata aperta un'indagine, da parte del commissariato di Polizia di Vasto e del locale Ufficio circondariale marittimo, ma non vi sono comunque dubbi circa il fatto che si sia trattato di una disgrazia. E sono state infruttuose anche oggi, invece, le ricerche di Antonio Imundi, il giovane di 22 anni di Fornelli, in provincia di Isernia, annegato a San Salvo assieme ad un amico di 23 anni, pure lui di Fornelli, Luca Castaldi. Dopo aver operato per tutto il pomeriggio di domenica, l'elicottero dei Vigili del Fuoco ed i mezzi navali di Guardia Costiera e Carabinieri hanno ripreso questa mattina la loro attività , coadiuvati dal gruppo sommozzatori giunti da San Benedetto del Tronto, ma del corpo del giovane ancora nessuna traccia. Considerate le forti correnti marine, le ricerche sono state estese anche più a sud, nei tratti costieri molisani della marina di Montenero di Bisaccia e di Petacciato. E sulla spiaggia di San Salvo sono stati ancora una volta in tanti a seguire le operazioni di ricerca. Sul posto anche familiari e amici del giovane Imundi, chiaramente scossi e disperati per la perdita del proprio caro. Lo sguardo fisso al mare, quel mare che anche oggi appariva in un aspetto sinistro e minaccioso. Vento sostenuto sulla costa ed acque agitate. Situazione simile a quella di domenica mattina, situazione che purtroppo non ha fatto desistere il gruppo di giovani amici molisani giunti da Fornelli sulla spiaggia di San Salvo Marina dall'intento di farsi un bagno, intento purtroppo incauto e fatale per due dei giovani. Ed è stato così che quella che doveva essere una serena e spensierata giornata al mare si è invece trasformata in una autentica tragedia. Castaldi e Imundi sono stati sorpresi dalla furia del mare ed inghiottiti dalle onde, gli altri amici hanno fatto appena in tempo a tornare a riva ed a lanciare l'allarme. Un allarme inutile, però. La disgrazia si era già consumata. Cinque vittime in una settimana, dunque, sul tratto di costa vastese: la piccola Nicla Berardi di 3 anni a Casalbordino, un anziano belga a Torino di Sangro, gli amici ventenni Luca Castaldi e Antonio Imundi a San Salvo, il marittimo tunisino a Punta Penna. Un tributo pesante e che lascia una scia di profondo dolore e di infinita tristezza.