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ACCORPAMENTO TRA 'PUDENTE' E 'PANTINI' E PENALIZZAZIONI PER VASTO, LAPENNA: 'SI MOBILITI IL MONDO DELLA SCUOLA'

'Ennesimo smacco alla nostra città'

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"Mi auguro che da parte delle scuole cittadine ci sia una mobilitazione affinché Provincia e Ufficio Scolastico Regionale tornino sui suoi passi. E di questo interesserò anche il consiglio Comunale perché ci troviamo di fronte ad un grave atto che si è consumato a danno del nostro territorio e, in modo particolare, della nostra città”. Così, questa mattina, il sindaco di Vasto Luciano Lapenna sul nuovo dimensionamento scolastico provinciale che prevede l'accorpamento tra le direzioni scolastiche degli Istituti 'Pudente' (Liceo Classico ed Istituto d'Arte) e 'Pantini' (Liceo Pedagogico ex Magistrale). Lapenna, assieme ai consiglieri pronviciali Camillo D'Amico, Vincenzo Sputore e Giuseppe Forte, ha commentato in conferenza stampa le ultime novità del piano per le scuole a livello provinciale sottolineando quello che si caratterizza come un ennesimo "smacco" per Vasto. "Continuiamo a subire tagli da parte degli enti sovraordinati – ha detto – e questo non ci sta bene, dal momento che la nostra è l’unica città della provincia di Chieti che vede crescere il numero dei residenti e, con loro, gli iscritti nelle scuole che sono oltre settemila. Ci troviamo di fronte ad un disegno politico chiaro che penalizza Vasto, città a guida centrosinistra rispetto al colore politico della maggioranza in Provinci e Regione". Per D'Amico non sono state tenute in debita considerazione le proposte della minoranza in Consiglio provinciale e scelte discutibili hanno avvantaggiato scuole di centri dove c'erano da difendere esclusivamente posizioni ed interessi elettorali. "La Provincia scarica le responsabilità sull'Ufficio Scolastico Regionale - ha aggiunto - ma qui siamo in presenza di una volontà politica chiara". Per il consigliere Giuseppe Forte "Vasto ed il Vastese continuano ad essere l'Africa d'Abruzzo. Questo territorio, nelle sedi decisionali che contano, ha rappresentanza pari a zero". Tecnicamente, con l'accorpamento delle direzioni scolastiche, verranno meno, oltre ad un dirigente scolastico, anche alcune unità amministrative. Per il consigliere comunale ed ex preside Nicolangelo D'Adamo aumenteranno le difficoltà nel gestire la nuova realtà scolastica così delineata.
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