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TRADIZIONE DIALETTALE VASTESE E COMICITà: BUONA ANCHE LA 'TERZA' PER IL LABORATORIO TEATRALE PARROCCHIALE 'STELLA MARIS'

Di nuovo in scena 'Ssà fa' Dde' di Espedito Ferrara

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Ancora un successo per la terza rappresentazione della commedia dialettale Ssa’ fa’ Dde’, messa in scena, presso l’auditorium della chiesa di San Francesco, dal Laboratorio Teatrale Parrocchiale di Stella Maris di Vasto Marina. Un nuovo gruppo teatrale, diretto da Anna Maria D’Adamo, formato non da attori, ma da persone comuni, come loro stessi amano definirsi, con la passione e la voglia di far rivivere il dialetto vastese, sempre meno usato e dimenticato. La commedia messa in scena, opera in tre atti di Espedito Ferrara, scritta nel 1931, rappresenta uno degli esempi più alti della tradizione dialettale vastese. Una farsa incentrata sulle difficoltà economiche e sui litigi coniugali di una modesta famiglia vastese, Mastro Andrea (Gianluca Guidone) e Donna Grazia (Lucia Ialacci), che deve combattere ogni giorno tra chi bussa alla porta per la riscossione dei debiti e chi nega il minimo necessario per poter dare almeno un po’ di latte caldo al proprio figlio. Ma la fortuna un giorno dovrà pur girare. Mastr’Andrea si lascia ingannare da un truffatore che vende per cinque franchi “la busta della fortuna”, che contiene il segreto per fare soldi. Questo rappresenta uno dei momenti più esilaranti dell’intera commedia con il protagonista, vestito da mago, intento a riempire un calderone con qualsiasi aggeggio gli capitasse sotto le mani. Ma la fortuna arriva davvero: un parente torna dagli Stati Uniti, dove ci sono i “rattacieli”, per restituire un vecchio prestito di duemila lire. La vita dei coniugi inevitabilmente cambia: Mastr’Andrea per le persone diventa Don Andrea, ma a tutti coloro che adesso vengono a bussare alla porta c’è solo un cartello con la scritta eloquente “Visite brevi”. Complimenti collettivo a tutti gli attori, a cominciare dai due protagonisti Gianluca Guidone e Lucia Ialacci, Sergio Grano (la guardia), Antonio Stivaletta (una delle parti più apprezzate per il suo modo di “sputare” sulle scarpe), Cesarino Di Tullio (l’assessore), Ilenia Di Francesco (Natuccia), Nunzio Valente (il fattorino), Francesco Santilli (Cesarino) e ancora Marco Guidone, Andrea Tana, Antonio Balice, Francesco Santilli, Sandro Dell’Aquila, Filippo Izzi e Antonio Carlucci con le scenografie di Mario Fioriti.
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