Il capitolo introduttivo del messaggio di fine anno del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al centro di un commento dei promotori dell'associazione Rati, la Rete di Abruzzesi per il Talento e l'Innovazione, recentemente costituitasi con l'impegno e la collaborazione anche di alcuni vastesi.
"Siamo profondamente grati al presidente della Repubblica - si legge in una nota - Nella prima parte del suo discorso di fine anno, nella nostra infinita modestia, rileviamo la ispirazione più profonda della nostra piccola iniziativa. Lo mettiamo in evidenza solo per trasferire la sollecitazione ai nostri decisori istituzionali, politici, sociali locali affinché colgano la dimensione dell’enorme patrimonio rappresentato dai nostri giovani e ad intraprendere adeguate azioni conseguenti e coerenti. Buon anno a tutti".
Di seguito la parte iniziale del messaggio di Napolitano. "Buona sera e buon anno a voi tutti, italiane e italiani di ogni generazione. Non vi stupirete, credo, se dedico questo messaggio soprattutto ai più giovani tra noi, che vedono avvicinarsi il tempo delle scelte e cercano un'occupazione, cercano una strada. Dedico loro questo messaggio, perché i problemi che essi sentono e si pongono per il futuro sono gli stessi che si pongono per il futuro dell'Italia. Incontrando di recente, per gli auguri natalizi, i rappresentanti del Parlamento e del governo, delle istituzioni e dei corpi dello Stato, ho espresso la mia preoccupazione per il malessere diffuso tra i giovani e per un distacco ormai allarmante tra la politica, tra le stesse istituzioni democratiche e la società , le forze sociali, in modo particolare le giovani generazioni. Ma non intendo tornare questa sera su tutti i temi di quell'incontro. Ribadisco solo l'esigenza di uno spirito di condivisione - da parte delle forze politiche e sociali - delle sfide che l'Italia è chiamata ad affrontare; e l'esigenza di un salto di qualità della politica, essendone in giuoco la dignità , la moralità , la capacità di offrire un riferimento e una guida. Ma a questo riguardo voi che mi ascoltate non siete semplici spettatori, perché la politica siete anche voi, in quanto potete animarla e rinnovarla con le vostre sollecitazioni e i vostri comportamenti, partendo dalle situazioni che concretamente vivete, dai problemi che vi premono...".