La tredicesima è stata accreditata, manca lo stipendio del mese di novembre che l'azienda avrebbe dovuto corrispondere il giorno della Vigilia di Natale.
Sono per questo di nuovo in agitazione i circa cento lavoratori della 'Cesi Abruzzo Service', la ditta che si occupa di pulizie civili ed industriali e di manutenzione alla Pilkington di San Salvo. Dopo un primo sciopero del 21 dicembre scorso, le maestranze hanno di nuovo incrociato le braccia, stamattina, e manifestato davanti l'ingresso del sito della multinazionale del vetro di località Piana Sant'Angelo nel quale prestano la loro opera. Alla luce della prima protesta, ricorda Sergio Aliprandi della Filcams, la proprietà si era impegnata a riconoscere entro pochi giorni le spettanze dovute, ma manca ancora lo stipendio reclamato. E per le tredicesime, visto che parte dei dipendenti detiene contratti part-time, si tratta in casi di somme non certo corpose. A spalleggiare le rimostranze dei lavoratori anche la Filctem-Cgil, con il referente della Rsu Pilkington Emilio Di Cola, e lo Slai-Cobas, con il responsabile locale Domenico Ranieri. Un incontro tra rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dirigenti aziendali 'Cesi' è programmato per dopodomani, mercoledì 29 dicembre. Tra i lavoratori in sciopero non mancano, comprensibilmente, amarezza e preoccupazione. Hanno lavorato e non sono stati pagati e per di più siamo nel periodo delle Feste di Natale. Come potrebbero non essere amareggiati? Non manca, però, la voglia di guardare avanti con fiducia e qualcuno, strumenti alla mano, intona anche qualche canto popolare abruzzese per tenere 'alto lo spirito'...
"La segreteria provinciale della Filctem-Cgil di Chieti - si legge in una nota relativa allo sciopero odierno di Emilio Di Cola - esprime la più totale solidarietà ai lavoratori della ditta 'Cesi', costretti ancora una volta a manifestare per il mancato pagamento dello stipendio del mese di novembre. La Filctem auspica che per il prossimo incontro fissato per il 29 si risolva definitivamente questa problematica. Non possiamo più accettare che i lavoratori, dopo tanti sacrifici, si vedano ledere il diritto allo stipendio. Pur riconoscendo lo sforzo che la Pilkington sta attuando nell'anticipare le spettanze ai lavoratori, chiediamo alla stessa di aprire un tavolo di discussione con la 'Cesi' per verificare le inadempienze palesi che si rilevano nell'applicazione del contratto di appalto"