Dopo l'annuncio di ieri del Partito Democratico ('sì alle primarie', ma che siano di coalizione), si attendono, a questo punto, le prossime mosse delle varie componenti del centrosinistra.
L’Italia dei Valori ha già manifestato ‘resistenze’ alle primarie e non vi parteciperà (“non puoi portare a votare chicchessia. Come si fa a distinguere tra gli elettori del centrosinistra e gli infiltrati?", sottolinea il coordinatore cittadino Alfredo Bontempo), Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione, dal canto loro, avevano ribadito in più occasioni piena fiducia all’operato del sindaco Lapenna schierandosi apertamente per una sua riproposizione, cosa che invece non avevano fatto i Socialisti decisi a far parte della coalizione ma a condizione del cambiamento del suo punto di riferimento. Un panorama apparso subito variegato e tutt’altro che unito, almeno fin qui. Ora questo ulteriore e decisivo passaggio. Verrà ritrovata la compattezza che appare ‘smarrita’? Forte e il Pd se lo augurano, il sindaco Lapenna, intanto, riflette e non può dirsi affatto sereno per quanto deciso. Il primo cittadino avrebbe voluto un'investitura piena per presentarsi davanti agli elettori. Durante l'apertura dell'incontro con la senatrice Anna Finocchiaro di qualche giorno fa aveva chiesto ai partiti che lo sostengono in Consiglio comunale di "rivendicare con forza il lavoro fatto in questi 4 anni". Questo, in buona parte, fin qui, non c'è stato. Lapenna si è preso qualche giorno di tempo per dire la sua sulla 'svolta' di ieri. Potrebbe decidere di far parte della 'gara', mettendosi in competizione con altri compagni di partito e di schieramento, ma anche di farsi da parte e lasciare agli altri onori e oneri per la futura consultazione interna prima ed elettorale del 2011, poi.
Inizia, intanto, il 'totocandidati' nel Pd per le primarie. In lizza potrebbero esserci il segretario cittadino Giuseppe Forte, il vice sindaco Vincenzo Sputore, l'attuale assessore alle Finanze e al Bilancio Domenico Molino ed ancora Fabio Giangiacomo e c'è anche il nome di Anna Suriani, nell'ottica di un allargamento (come auspicato dagli stessi promotori delle primarie) oltre il Pd.