Siamo tutti felici di avere finalmente rispedito al mittente "Ombrina Mare", il pozzo di petrolio con annesso centro oli a mare che la ditta inglese MOG avrebbe voluto trivellare in localita' Rocca San Giovanni, a 5 chilometri dalla riva.
E' una vittoria della gente e nessun politico può in sua coscienza vantare di essere il responsabile di questo importante passo nella difesa dell'Abruzzo costiero, nessuno. In aprile e maggio abbiamo messo su una importante campagna mediatica per mandare testi di contrarietà presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Circa duecento lettere distinte sono state inviate a Roma, in rappresentanza di migliaia di residenti. I rappresentanti del Ministero, raggiunti telefonicamente, hanno affermato che non era mai successo prima. Oggi il Ministero indica per come primo motivo del rigetto ufficiale di Ombrina Mare, le nostre osservazioni ribadendo che il parere negativo è dovuto ai timori che la comunità ha espresso per lo sviluppo turistico, per il degrado ambientale, per lo smaltimento rifiuti, per il rilascio di metalli pesanti, per le interferenze con la pesca, e la vita animale in zone protette. Voglio ringraziare tutti quelli che si sono adoperati per questa vittoria e condividere il mio entusiasmo con l'Abruzzo civile anche se lontana.
Questa vittoria deve darci fiducia e coraggio per le prossime battaglie - petrolifere, ambientali e sociali. Tutti possono fare qualcosa, occorrono solo impegno e sincerità . Assieme possiamo veramente cambiare le cose che non ci piacciono, in democrazia e trasparenza. La prossima meta è la perimetrazione del Parco della Costa Teatina. Qui in America direbbero "Yes we can".