All'indomani della conclusione della Festa Nazionale dell'Italia dei Valori si registrano ringraziamenti ma anche qualche polemica a consuntivo di alcuni aspetti relativi all'appuntamento politico per la quinta volta di fila ospitato a Vasto a Palazzo d'Avalos.
Il sindaco Luciano Lapenna ha scelto di indirizzare una lettera al presidente dell'IdV Antonio Di Pietro. "L'augurio - vi si legge tra l'altro - è che chi amministrerà in futuro questa città continui a credere in queste importanti occasioni per promuovere il territorio. Ho particolarmente gradito - dice Lapenna a Di Pietro - il tuo ringraziamento a Vasto e ai suoi amministratori per l'accoglienza manifestata in questi giorni e nella preparazione del 5° Incontro nazionale dei valori. Consentimi anche di ringraziarti per l'impegno assunto a venire a Vasto anche l'anno prossimo, con l'augurio che chi amministrerà in futuro questa città continui a credere in queste importanti occasioni di promozione del territorio". Da parte sua l'assessore alle Finanze Domenico Molino sottolinea i positivi risvolti per la città , sul piano delle presenze registrate durante questo fine settimana. "Il movimento complessivo è stato rilevante - sottolinea Molino - e i benefici in termini di ricaduta economica per diversi operatori turistici e commerciali sono stati evidenti. Questo appuntamento si è confermato davvero prezioso per Vasto".
Non mancano le polemiche, relative soprattutto alle multe comminate dalla Polizia Municipale in piazza del Popolo, nell'area di Palazzo d'Avalos. "Quello che ci lascia sorpresi - mettono in evidenza alcuni componenti dello staff organizzativo e del circolo cittadino del partito - è che anche le persone munite di regolare pass sono state multate. Si poteva evitare tutto questo con un po' di buon senso. Auto e mezzi erano parcheggiati lì per motivi di servizio, non certo per il gusto di violare le regole". In merito il comandante della Polizia Municipale Sergio Petrongolo respinge le accuse di 'linea dura' e di 'poca flessibilità '. "Le multe sono state comminate dopo la verifica dei pass - dice - e richieste di rimozione dei mezzi non autorizzati. Alcune auto erano d'intralcio alla circolazione e dovevamo consentire l'eventuale passaggio dei mezzi di soccorso. Palazzo d'Avalos era pieno ed era nostro compito garantire sicurezza. Ma non abbiamo adottato nessuna linea dura".