Quarantadue anni di attività in Polizia. Una vita, letteralmente, quella spesa in servizio nelle forze dell'ordine da Domenico Perrozzi, sostituto commissario vastese di 60 anni che taglia il traguardo della pensione.
Questa mattina Perrozzi, al culmine della lunga esperienza di lavoro (gli ultimi ventiquattro anni a Vasto) ha voluto incontrare i rappresentanti degli organi di informazione locali tracciandone un bilancio e ricordando alcuni degli episodi di cronaca maggiormente eclatanti avvenuti in città e nel territorio (dall'omicidio del barista Tomeo alle rapine messe a segno al Pianeta ed al Maxi Tigre, da tentativi di omicidio dei quali scoperti i responsabili alle operazioni legate al traffico ed al commercio di droga ed ancora estorsioni ed altri episodi). Perrozzi ha ricordato, oltre all'attuale dirigente del Commissariato Cesare Ciammaichella, i precedenti Franco Venditti, Mauro Sambrotta, Florindo Di Lorenzo e Ugo Terracciano. Tra gli incarichi espletati quelli alla irezione della Digos, del settore Anticrimine e degli Affari Generali. Negli ultimi dieci anni di attività ha svolto, nei periodi di assenza dei dirigenti, il ruolo di sostituto, essendo il più elevato nella qualifica dell'organico del Commissariato. Nel corso della sua carriera non sono mancati encomi ed attestati per operazioni di Polizia esperite. Tra gli altri riconoscimenti il conferimento della Medaglia d'Oro al Merito di Servizio e la Croce d'Oro Anzianità di Servizio. E' stato insignito delle Onorificenze di 'Cavaliere al Merito della Repubblica' e di 'Ufficiale al Merito della Repubblica' dai presidenti Cossiga e Ciampi.
"Ora mi dedicherò con più cura alla mia famiglia ed alle mie passioni", ha detto Perrozzi, ringraziando i colleghi e i tanti cittadini con i quali si è 'interfacciato' nell'arco di tutti questi anni trascorsi in Polizia.