La sala emodinamica all'ospedale "San Pio da Pietrelcina" di Vasto come una chimera. L'associazione 'Vastoviva' torna sulla sua realizzazione, prevista e promesse, ma ancora lontana da una sua effettiva concretizzazione, attraverso una lunga ed articolata nota.
"Abbiamo letto il programma operativo 2010 e con particolare attenzione il capitolo che riguarda la razionalizzazione della rete di assistenza ospedaliera - vi si legge - Abbiamo cercato una frase semplice, come quella che era scritta con chiarezza e senza mistificazioni nel vecchio Piano sanitario Regionale: 'Si individua il Presidio ospedaliero di Vasto come sede di un servizio di emodinamica'. Questa frase non c’è e Vasto non compare mai. E’ scritto a proposito di 'Interventi di razionalizzazione delle Unità Operative Complesse e Semplici', a pag. 15: 'Le Unità Operative di Cardiologia con Terapia Intensiva Cardiologica sono 12, di cui 4 con Emodinamica per tutta la regione' e poi ancora a pag. 17 'inoltre tali laboratori non possono essere più di 4 per tutta la regione complessivamente tra pubblico e privato'. Attualmente - si continua nel documento di 'Vastoviva' - le sezioni di emodinamica sono 4 e si trovano negli ospedali di Chieti, Pescara, Teramo e L’Aquila, ospedali che per numero di posti letto e specialistiche vengono definiti ad alta complessità . Non c’è, almeno per ora, nessuna emodinamica in istituti privati. Quanto dobbiamo aspettare per un po’ di chiarezza?".
Chiamata in causa la classe politica e dirigente, regionale a locale: "C’erano tutti a Vasto (il riferimento è a un recente convegn sul tema della sanità alla Multisala del Corso, ndr.): l’assessore Venturoni, Nicoletta Verì presidente della V Commissione, i consiglieri regionali Argirò, Prospero e Tagliente, il direttore generale della Aal a dare la loro parola per garantire che questo territorio avrebbe avuto le stesse garanzie di salute del resto della regione e che al San Pio ci sarebbe stata l’emodinamica. Per ora non ne abbiamo la certezza, anzi abbiamo il fondato dubbio che l’emodinamica a Vasto resti per sempre una chimera. Non ci vuole una conoscenza capillare orografica del nostro territorio, basta uno sguardo ad una cartina dell’Abruzzo per rendesi conto della iniquità . Due grandi ospedali dove già sono allocate due emodinamiche nell’area metropolitana Chieti-Pescara e i due terzi del sud della provincia di Chieti totalmente scoperta in questo settore. Con quale fantastico mezzo di trasporto, elicottero a parte, visto che non sempre è disponibile, dell’Alto Vastese si arriva a Chieti o a Pescara in 60 minuti? Che pena! Nel 2010, in un paese che si dice civile siamo ancora a combattere perché per un diritto elementare come la salute e in questo caso per il diritto alla vita, non ci siano cittadini di serie A e di serie B. Se ci sbagliamo - si conclude nella nota - ce lo dicano, ma senza frasi sibilline da interpretare. Per crederci vogliamo vedere scritto nel programma operativo 2010 della Regione Abruzzo l’elenco degli ospedali sede di emodinamica e Vasto in quell’elenco. E’ facile! Come la verità quando è vera".