L'avvio degli attesi lavori di ristrutturazione del vecchio ospedale di Vasto non metterà in discussione la realizzazione del nuovo nosocomio. Lo ha precisato il direttore generale della Asl, Michele Caporossi, che ha detto di puntare molto su Vasto per la sua posizione strategica di confine. «All'inizio del nostro mandato - ha detto il manager della Asl - abbiamo promesso di investire sulla qualità dei servizi e delle prestazioni erogate a Vasto e così sarà, perché abbiamo avviato un programma di investimenti importanti, che andranno in porto nonostante il debito di 65 milioni di euro ereditato dal passato, che impone oculatezza e rigore nelle scelte aziendali». «L'obiettivo - ha aggiunto Caporossi - è quello di impiantare a Vasto un nuovo modello organizzativo che, insieme a tecnologie aggiornate, consentirà di costruire il know how che sarà poi trasferito nel nuovo ospedale». Ormai da anni, di tanto in tanto, si torna a riparlare del nuovo nosocomio, che già da tempo avrebbe dovuto vedere la luce in località Pozzitello, al confine con San Salvo. Basti pensare che già il 16 febbraio 2001, l'allora assessore regionale alla Sanità, Rocco Salini, durante il convegno sul tema «Nuovo ospedale. Nuova sanità», dichiarava: «Al più presto appalteremo l'opera chiavi in mano e, entro due anni, il nuovo nosocomio di Vasto sarà pronto. Voglio essere io stesso a inaugurare l'ospedale prima della conclusione del mio mandato». Oggi sono in tanti a dubitare che la struttura possa essere effettivamente realizzata.